La Flc Cgil esprime la più netta contrarietà a quanto contenuto nella proposta di legge, in tema di reclutamento diretto dei docenti da parte delle istituzioni scolastiche, deliberato alcuni giorni fa dalla Giunta regionale della Lombardia.

"Riteniamo questa proposta
– afferma Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc – una gravissima prevaricazione delle norme costituzionali che delegano allo stato la competenza a definire le modalità di reclutamento. Non ci stupisce che Formigoni e la neoassessora Aprea seguano una deriva di stampo leghista. Ci stupisce che siano assecondati su tale versante dal ministro dell'Istruzione. Avremmo auspicato che Profumo, responsabilmente, invece di dichiarare disponibilità ad aprire tavoli con singole regioni su questo tema, chiedesse alla Regione Lombardia il rispetto delle leggi nazionali e della Costituzione".

"Vogliamo ricordare al ministro – prosegue il leader Flc – che le vere urgenze della scuola sono altre: definire un piano di stabilizzazioni, attribuire risorse e organici che restituiscano alla scuola la dignità compromessa da tre anni di tagli operati dal precedente governo e rispondano all'aspettativa dei docenti precari che da anni profondono professionalità nella scuola italiana. Vogliamo ancora ricordare che la Flc si opporrà con durezza e con ogni mezzo ad ogni forma di stravolgimento delle leggi che metta in discussione la trasparenza e l'equità dei percorsi di reclutamento".

"Chiediamo quindi al ministro – conclude Pantaleo – di aprire con urgenza un tavolo di confronto sul reclutamento con le organizzazioni sindacali, prima di prendere impegni anticostituzionali e, ancora, chiediamo come intenda dar seguito al piano triennale di stabilizzazioni licenziato dal governo Berlusconi".