Non accenna a scendere la disoccupazione in Italia. A luglio il tasso è stabile sul mese precendente al 10,7%. È il dato più alto dal 2004, anno d'inizio delle serie storiche mensili. Su base annua, invece, la disoccupazione cresce di 2,5 punti percentuali. Lo comunica l'Istat, che ha rivisto il tasso di disoccupazione di giugno dal 10,8% al 10,7%.

Doppio record negativo nel secondo trimestre del 2012. Il tasso di disoccupazione (dati grezzi) ha toccato il 10,5%, in crescita di 2,7 punti percentuali rispetto ad un anno prima: si tratta del livello più elevato dal secondo trimestre del 1999 (11,2%). I contratti a termine sono quasi 2,5 milioni, al top dal secondo trimestre del 1993 sia in valore assoluto sia per l'incidenza sul totale degli occupati che toccato quota 10,7%. Sommando i collaboratori al numero dei contratti a termine si arriva alla cifra record, di 3 milioni di precari.

Ed è ancora allarme per i giovani. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l'incidenza dei disoccupati sul totale degli attivi, è pari al 35,3%, in aumento di 1,3 punti percentuali rispetto a giugno e di 7,4 punti nei dodici mesi. In questa fascia d'età, le persone in cerca di lavoro sono 618 mila, pari al 10,2%. Nel Mezzogiorno quasi una giovane su due è disoccupata tra coloro che partecipano attivamente al mercato del lavoro.