Tre punti all'ordine del giorno del vertice Ue in corso a Bruxelles: la Grecia, il potenziamento dell'Efsf (il nuovo fondo salva Stati) e la ricapitalizzazione delle banche dell'area.

Su quest'ultima questione ci sarebbe già un accordo di massima che fissa intorno ai 100 miliardi di euro la somma necessaria agli istituti di credito del vecchio continente per rafforzare il proprio capitale. Non sono ancora però chiari i dettagli.

Il dossier ateniese ha invece come nodo principale la partecipazione dei privati al programma di salvataggio. È ormai evidente che alle banche che detengono bond ellenici verrà chiesto di sopportare una ristrutturazione molto più pesante di quella prevista in precedenza.

Più difficile la discussione sul fondo salva Stati, la cui capacità effettiva dovrà essere portata almeno a mille miliardi di euro dai 440 attuali per poter mettere al riparo anche paesi come la Spagna e l'Italia.E proprio l'Italia oggi dovrà rassicurare i partner sui propri impegni per il risanamento dei conti e le riforme.

Restano sul campo i due modelli citati dal cancelliere Angela Merkel: il primo prevede un'assicurazione per chi investe in bond di paesi a rischio, il secondo istituisce un fondo indipendente aperto alla partecipazione dei privati.