“La situazione degli ex punti vendita Despar che sembrava potesse trovare una soluzione in tempi brevi si sta complicando e oltre 50 lavoratori dei punti vendita dell'area del Mugello e Val di Sieve rimangono in cassa integrazione con un futuro incerto”. Lo afferma la Filcams Cgil Firenze.

“Si sta parlando di un'area già colpita da diverse crisi aziendali – continua il sindcato in una nota - e questa situazione aggrava fortemente la situazione. Ieri presso la Cgil di Borgo San Lorenzo si sono riuniti tutti i lavoratori con i loro rappresentanti assieme ai quattro sindaci dei comuni interessati (Barberino, Vicchio, Dicomano e Pelago) per esaminare la situazione e valutare le iniziative da assumere”.

Conclude la nota: “In assenza di una ulteriore vendita in blocco degli esercizi attualmente chiusi, anche considerando l’impatto sui cittadini che questa situazione determina, si sollecita la ex Despar a favorire anche iniziative locali che manifestassero interesse anche per singole realtà. Le organizzazioni sindacali e le istituzioni sollecitano vivamente tutto il modo imprenditoriale e politico a preoccuparsi e a intervenire per dare continuità a tutte queste attività commerciali che siamo convinti possano avere ancora un futuro commerciale sul territorio”.