Oggi (10 novembre) la Cgil scende nelle piazze di tutto il Paese, insieme a centri antiviolenza, associazioni, Ong, movimenti, comitati cittadini formatisi ad hoc, per dire no al disegno di legge Pillon e chiederne il ritiro, insieme agli altri tre disegni di legge sulla stessa materia attualmente in discussione al Senato, che per la confederazione “rischiano di trasformare la separazione e l’affido dei figli minori in un campo di battaglia permanente”.

I motivi della protesta, contrastare una proposta di legge che colpisce in particolar modo le bambine e i bambini delle famiglie che decidono di separarsi, obbligandoli a regole rigide che non tengono conto delle loro esigenze e delle diversità di condizioni; particolarmente grave l’imposizione per loro di tempi paritari da passare con i genitori e della doppia domiciliazione/residenza.

Ci sono poi i diritti delle donne, che sono generalmente i soggetti economicamente più deboli (in Italia solo il 49% delle donne lavora, quasi sempre con retribuzioni inferiori a quelle maschili) e che rischiano di affrontare  la separazione  senza le necessarie tutele (eliminazione dell’assegno di mantenimento per i figli sostituito dal mantenimento diretto e obbligo di pagamento di un affitto per restare nella casa di famiglia). In modo particolare, il ddl Pillon mette in grave pericolo le donne che hanno deciso di sottrarsi con coraggio a relazioni improntate alla violenza, obbligandole ad attuare la mediazione con il maltrattante senza tener conto delle dinamiche pericolose (per loro e per i/le loro figli/e) che si attivano in questi casi. Purtroppo, la violenza non aspetta i tempi della giustizia e questa imposizione va contro le disposizioni della Convenzione di Istanbul, già ratificata dal nostro Paese.

Molto grave, a questo proposito, l’introduzione del concetto di alienazione parentale. Più in generale, la presenza obbligatoria di una figura di mediatore a pagamento salvo che per il primo incontro, espone economicamente le coppie scoraggiando il ricorso alla separazione e soprattutto al divorzio, che il ddl Pillon subordina al raggiungimento di un accordo davanti, appunto, al mediatore famigliare. Per non parlare dell’obbligo alla definizione di un piano genitoriale che deve prevedere tutti i particolari della vita dei figli. La pericolosità di questo disegno di legge è enorme, perché come in altre occasioni nella storia del nostro Paese, permette che sia lo Stato a determinare le scelte private  e affettive delle persone.

“Come abbiamo più volte denunciato – dichiara la Cgil – si tratta di un ddl maschilista e classista, che vuole riformare il diritto di famiglia sovvertendone alcuni princìpi cardine che tutelano donne e figli. Vuole riportare – spiega – le donne indietro di cinquant’anni, non mette al centro il benessere dei bambini, ostacola la separazione rendendola di fatto accessibile solo a persone con reddito elevato, manca nella tutela dei diritti dei minori e soprattutto delle donne in situazioni di abusi e violenza”.

“La mobilitazione sarà imponente – prosegue il sindacato di corso d’Italia – e attraverserà tutte le regioni, dal Nord al Sud della penisola, con sit in, cortei e incontri pubblici. Intanto la petizione lanciata su Change.org da Dire (Donne in rete contro la violenza) ha raggiunto quasi le 100 mila firme”. L’appuntamento a Roma è in piazza Madonna di Loreto, alle ore 11.

LE PIAZZE IN TUTTA ITALIA

  • Alessandria, incontro con la cittadinanza, Istituto scienze giuridiche ed economiche dell’Università del Piemonte Orientale, via Mondovì 8, ore 10.30

  • Ancona, piazza Roma, dalle 10

  • Bari, piazza Madonnella, ore 17

  • Bergamo, piazza Matteotti, davanti al Municipio, ore 10

  • Bologna, piazza Re Enzo, dalle 15 alle 18

  • Bolzano, incontro pubblico con proiezione del film L’affido, Liceo Carducci, ore 20

  • Brescia, corso Zanardelli, ore 16. A seguire il 12 novembre, assemblea pubblica alla Sala Civica Pasquali a partire dalle ore 17.30

  • Brindisi, incontro pubblico, Palazzo Nervegna, sala Università, via Duomo 20, ore 17,30

  • Cagliari, piazza Garibaldi, ore 17

  • Carpi, piazza Matteotti, dalle 10 alle 12

  • Caserta, piazza Vanvitelli, ore 17

  • Catania, via Etnea, angolo Prefettura, dalle 17

  • Catanzaro, piazza della Prefettura, ore 17

  • Cesena, sensibilizzazione itinerante in tutto il territorio comunale, ore 8.30-12

  • Crema, piazza Duomo, dalle 10 alle 12. E l’8 novembre dibattito preparatorio con proiezione del film L’affido al Cinema multisala Portanova, ore 21

  • Cosenza, Cinema S. Nicola, ore 18: proiezione del film L’affido e dibattito

  • Faenza, piazza del Popolo, dalle 9 alle 12 e incontro pubblico presso centro antiviolenza SOS Donna, via Laderchi 3, ore 9-12

  • Ferrara, piazza Savonarola, ore 15.30

  • Firenze, assemblea pubblica c/o ARCI, piazza dei Ciompi 11, ore 10

  • Follonica: 9 novembre Parco Centrale, Mercato del venerdì, ore 10.30-12.30 e 10 novembre, via Chirici (davanti al Supermercato), ore 10.30-12.30

  • Forlì, piazza Saffi, ore 15

  • Genova, Giardini Luzzati, dalle 15 e passeggiata femminista da Piazza Matteotti alle 17.30

  • Grosseto, piazza Baccarini (centro storico), dalle 16 alle 19.30

  • Imola, viale Amendola 8, davanti al Consultorio familiare, ore 10, flashmob itinerante

  • Lecce, incontro pubblico, via Santa Maria del Paradiso 12, ore 10.30. A seguire incontri pubblici a Diso (Lecce), il 13 novembre, piazza dei Cappuccini alle 16, e Squinzano (Lecce), il 14 novembre, via del Crocifisso 12, ore 17

  • Lucca, piazza San Michele, dalle 10 alle 17

  • Lugo7 novembre, Mercato di Lugo, ore 9-12 e 10 novembre, incontro porte aperte, Centro antiviolenza Demetra Donne in aiuto, corso Garibaldi 116, ore 10-12

  • Milano, piazza della Scala, dalle 15

  • Modena, piazza delle Torri, dalle 17 alle 18.30

  • Napoli, piazza Salvo D’Acquisto, dalle 10

  • Orbetello, mercato settimanale del sabato, dalle ore 10 alle 12

  • Orvieto, Torre del Moro nel centro storico, ore 10-19 e 12 novembre, dibattito con proiezione del film L’affido, Nuovo Cinema Corso, ore 20.45

  • Padova, sul Liston, via VII Febbraio di fronte a Palazzo Moroni, sit ore 15, a seguire passeggiata femminista dalle 16.30

  • Palermo, manifestazione regionale con corteo da Piazza Croci a Piazza Verdi, partenza ore 15.30

  • Parma, via Mazzini, dalle 10 alle 13

  • Perugia, piazza Italia, ore 15

  • Pescara, incontro di approfondimenti presso Libreria Feltrinelli, via Milano, ore 11-12.30, a seguire presidio in piazza Unione dalle ore 17

  • Piacenza, presidio informativo a piazza Cavalli dalle ore 10.30 e poi manifestazione a Piazza Duomo ore 15.30 Il 16 novembre dibattito pubblico con proiezione del film L’affido, sala

  • Pisa, Largo Ciro Menotti, ore 16, corteo a partire dalle 17.30

  • Pizzo Marina, incontro pubblico Centro La Tonnara, ore 17

  • Prato, 12 novembre, dibattito con proiezione del film L’affido, Cinema Eden, ore 20.30

  • Potenza, piazza Mario Pagano dalle 11 alle 13

  • Ragusa, piazza San Giovanni, ore 16

  • Ravenna, piazza Unità d’Italia, ore 15.30-18.30

  • Reggio Calabria, Scalinata Teatro Cilea, dalle 16 alle 19.30

  • Reggio Emilia, piazza dei Martiri del 7 luglio, ore 17-18

  • Rimini, piazza Tre Martiri, ore 9.30-12.30

  • Scicli, piazza Municipio, ore 18

  • Taranto, incontro pubblico, Biblioteca Acclavio, ore 15.30

  • Terni, piazza della Repubblica, ore 17.30

  • Torino, piazza Carignano, ore 15.30, a seguire incontro pubblico presso il Teatro Nuovo, ore 17.30 e proiezione del film L’affido alle 21

  • Trento, il 13 novembre alle 20, Cinema Astra, dibattito pubblico con proiezione del film L’affido

  • Valdichiana, staffetta nei 10 comuni con proiezione del film L’affido dal 1 al 10 novembre

  • Varese, presidio, piazza del Garibaldino, ore 17

  • Venezia, Campo San Giacomo di Rialto, ore 11.30

  • Viareggio, piazza Mazzini, dalle 15.30 alle 18.30

  • Vicenza, corteo dall’Esedra di Campo Marzio a piazza Matteotti, con partenza alle ore 10

  • Viterbo, volantinaggio performativo in varie piazze, vari orari