Saranno 225.682 le lavoratrici e i lavoratori umbri ad avere un beneficio dal taglio delle tasse sul lavoro dipendente, concordato dal governo con Cgil, Cisl e Uil. “In Umbria l’impatto sarà ancora maggiore in percentuale rispetto alla media nazionale, perché le retribuzioni nella regione, come è noto, sono mediamente più basse di quelle italiane – dichiara Fabrizio Fratini, presidente Ires Cgil Umbria –. Come si vede dalle tabelle – prosegue –, i lavoratori interessati dall’intervento sul cuneo fiscale nella nostra regione saranno oltre 225 mila”.

“Con questa scelta il governo finalmente raccoglie le istanze del sindacato confederale, che da anni, attraverso le mobilitazioni, manifestazioni e scioperi chiedeva di intervenire sui salari medio-bassi per incrementarli e rilanciare le possibilità di spesa delle persone che lavorano e pagano le tasse”, commenta Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell'Umbria. “Un incremento ancora non sufficiente per le necessità e i bisogni dei tanti lavoratori che hanno subìto gli effetti della crisi in questi anni – conclude Sgalla –. Ma questo primo passo di cento euro al mese nelle buste paga, sarà per noi la base rivendicativa dell'iniziativa sindacale dei prossimi mesi anche in Umbria”.