“La discussione di questi giorni sull’ipotesi di nomina del nuovo commissario di Bagnoli, al di là della diverse opinioni, non coglie gli elementi centrali del problema che restano drammaticamente gli stessi. Il tema è certamente quello delle competenze, del rigoroso rispetto del perimetro pubblicistico dell’intervento, dell’esclusione di qualsiasi conflitto di interessi, ma ancor più quello del ruolo, delle funzioni, degli strumenti della struttura commissariale e degli obiettivi di un progetto la cui realizzazione non può più attendere”. È quanto sostiene il segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella.

“In primo luogo – precisa Schiavella - a noi preme sapere se, oltre il necessario compito di portare a termine la bonifica integrale, al commissario restino quei poteri di governo del territorio a livello urbanistico che invece, la stessa corte Costituzionale riconosce come propri, più che del Comune, della collettività sociale che esso rappresenta e alla quale verranno restituiti”.

“In secondo luogo – aggiunge Schiavella - occorre capire se l’obiettivo è quello di dare attuazione, anche garantendo i finanziamenti necessari a partire dalla prossima legge finanziaria, a quanto già definito nelle intese interistituzionali. Infine, se e come la struttura commissariale intenda o meno aprirsi ad un reale confronto con tutte le realtà sociali del territorio nelle varie fasi del processo, a garanzia dell’interesse, della salute e delle prospettive di una parte così importante per il futuro dell’intera area metropolitana”.

“Su questi elementi complessivi, piuttosto che sulle polemiche giornaliere – conclude Schiavella - esprimeremo il nostro compiuto e autonomo giudizio”.