Monta forte la protesta dei lavoratori del settore industriale della coibentazione termoacustica per impianti petrolchimici, raffinerie e centrali elettriche. Dopo lo sciopero del novembre scorso, i sindacati del settore Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno proclamato ancora due ore di stop nazionale per oggi (venerdì 7 aprile), con manifestazioni nell'area industriale di Siracusa e al petrolchimico di Porto Marghera, oltre al blocco degli straordinari e delle flessibilità di orario. In concomitanza con lo sciopero, si tengono assemblee informative in tutti i posti di lavoro.

Al centro del contendere è il rinnovo del contratto nazionale di lavoro 2016-2018, scaduto il 31 dicembre 2015, che riguarda 2 mila dipendenti (distribuiti in circa 160 imprese). "Posizioni inaccettabili" quelle ancora espresse da Anicta (la controparte imprenditoriale aderente a Confindustria) a quasi 16 mesi dal contratto scaduto, denunciano in una nota Filctem, Femca, Uiltec. “Tre valgano per tutte: il rifiuto per i neo-assunti della quattordicesima mensilità; la messa in discussione del premio di risultato; gli aumenti economici risibili che non farebbero recuperare il potere di acquisto dei salari”, concludono i sindacati.