"La meritoria opera della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Roma, condotta nell’ambito di un piano straordinario di interventi, che ha interessato il litorale romano da Civitavecchia a Nettuno, ha portato alla luce la punta di un enorme iceberg connesso al lavoro nero e irregolare", denuncia Cesare Caiazza, responsabile della Cdlt di Roma nord-Civitavecchia.

"Un fenomeno, come da lungo tempo e costantemente denunciato da noi, enorme per dimensioni, molto complesso e tale da affliggere tutte le attività industriali, produttive e dei servizi, amplificato e reso ancora più radicato e ramificato per effetto della crisi in atto. Un fenomeno non scalfito da quelle recenti riforme del “mercato del lavoro” che hanno, invece, ridotto e compresso i diritti", prosegue la Cgil.

"Al di là della giusta azione repressiva della Guardia di Finanza, occorrerebbe tornare a esperienze analoghe a quelle sperimentante a Roma nel 1999, nell’ambito dei lavori edili connessi al Giubileo. Una iniziativa, quella, promossa dal Ministero del Lavoro, con la partecipazione della Guardia di Finanza, della prefettura di Roma, di tutte le forze dell’ordine, delle forze sociali, che riuscì non solo a scovare e sanzionare il fenomeno del lavoro nero, ma fu anche in grado di avviare soluzioni strutturate per l’emersione, la trasformazione in lavoro regolare e la stabilizzazione dello stesso. Dopo quella positiva esperienza non si riuscì, a causa di rimpasti di Governo, a estendere l’iniziativa in altri settori lavorativi come al tempo richiesto dal sindacato", aggiunge Caiazza.

"Oggi, occorre riprendere quella impostazione. Bisogna accompagnare all’azione repressiva un’iniziativa politica finalizzata all’emersione a alla creazione di nuova occupazione regolare. Nel nostro territorio, che in ragione anche dei dati emersi dai controlli della Guardia di Finanza, risulta particolarmente colpito dal fenomeno del lavoro nero, occorrono iniziative straordinarie. Per questo chiediamo – alla luce degli impressionanti numeri emersi che raccontano di 161 imprese risultate irregolari su 250 controllate, con una percentuale del 64% - che venga immediatamente convocata una riunione straordinaria del tavolo territoriale sul lavoro e lo sviluppo di Civitavecchia per ragionare di come fare emergere e rendere regolare il lavoro in nero”, conclude la Cdlt di Roma Nord-Civitavecchia.