La crisi delle vacanze si riflette anche sulla qualita' dell'aria, soprattutto delle grandi citta' che non accennano a svuotarsi. Basti pensare che ad oggi, almeno due romani su tre sono ancora in citta' e le stime di Confesercenti indicano che uno su quattro rinuncera' completamente alle vacanze estive.

Ed e' proprio l'aria della capitale, insieme a quella di Genova, ad essere la peggiore e definita 'insalubre per gruppi sensibili', come ad esempio bambini, anziani e persone con problemi respiratori o cardiovascolari. A rilevare l'indice di qualita' dell'aria previsto nelle maggiori citta' italiane da oggi fino a domenica 12 agosto e' Lamiaaria.it che permette di controllare l'inquinamento atmosferico giorno per giorno.

Guardando alle altre citta' italiane solo otto registrano un livello accettabile di qualita' dell'aria e sono: Padova, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Napoli, Ancona, Cagliari e Firenze. Gli altri centri, invece, registrano un livello mediocre e sono: Palermo, Taranto, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Milano, Bari, Bologna, Brescia e Catania. Ma come si combatte la qualita' dell'aria scadente? Di certo non trattenendo il respiro.

Poiche' l'inquinamento atmosferico puo' incidere in maniera diversa a seconda dell'eta', dello stato di salute e dei comportamenti di ciascuno di noi, Lamiaaria.it ha identificato diverse classi di soggetti ai quali indirizzare i suggerimenti: i bambini prima di tutti, e poi gli sportivi, le persone piu' anziane, chi soffre di patologie respiratorie o cardiache e quindi e' affetto da maggiori rischi, e naturalmente tutti gli altri (persone adulte in buone condizioni di salute). Tuttavia, in casi di 'bollino nero' e' consigliabile limitare l'attivita' fisica prolungata o intensa all'aperto.