"Non è accettabile né giustificabile una proroga alla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Per questo se necessario, come previsto in modo chiaro dalla legge, il governo può commissariare le Regioni che, a pochi giorni dalla scadenza del 31 marzo, non sono ancora pronte ad accogliere i propri cittadini internati. Non sarebbe una punizione ma un atto di responsabilità, visto che in molte realtà sono state trovate soluzioni, seppur transitorie". Così Stefano Cecconi, responsabile Salute della Cgil nazionale e tra i promotori di stopOPG, interviene nel giorno in cui si riunisce l’organismo di monitoraggio per la chiusura degli OPG, presieduto dal sottosegretario De Filippo.

"Ritardi, incongruenze e difficoltà sono fisiologiche per una riforma di questa portata - continua Cecconi - ma non la possono fermare. Serve una forte regia nazionale per attuare la legge 81/2014, norma che - spiega concludendo il dirigente sindacale - ha spostato il baricentro degli interventi per il superamento degli OPG dalle strutture (le Rems) ai percorsi di cura e inclusione sociale per ogni persona".