Durante la crisi la disoccupazione giovanile è aumentata non soltanto perché i giovani impiegano più tempo a trovare il loro primo lavoro alla fine degli studi, ma anche perché l’occupazione che riescono a trovare è molto più spesso “a termine” e quindi aumenta il rischio che ricadano in una situazione di ricerca del lavoro. Inoltre, i primi lavori sono anche sempre meno qualificati rispetto al titolo di studio conseguito. Sia la precarizzazione, sia la sovra-istruzione o sotto-qualificazione dei primi lavori svolti dai giovani (da 15 a 34 anni) sono tendenze di lungo periodo, osservate sin dagli anni Ottanta del secolo scorso, ma la crisi le ha accelerate in modo netto.

A livello nazionale, sia pur usando fonti diverse, è possibile mettere in luce sia le tendenze di lungo periodo, confrontando gli anni Settanta con il primo decennio degli anni Duemila, sia l’effetto della crisi, confrontando l’anno 2008 con l’anno 2012. Per la provincia di Trento è possibile mettere in luce solo l’effetto della crisi, confrontando gli anni 2007-2008 con gli anni 2012-2013, ma entrambe le tendenze sono altrettanto nette che a livello nazionale.

L'esito di una originale ricerca sui primi impieghi degli under 34 saranno al centro del seminario "I primi lavori dei giovani a Trento: sempre più instabili e meno qualificati?", organizzato da tsm LaReS che si terrà domani, martedì 10 febbraio 2015, dalle ore 9 alle ore 14, presso l'aula magna di tsm Trentino School of Management in via Giusti 40 a Trento.

Relatori sono Emilio Reyneri, docente dell'Università di Milano Bicocca e autore del libro "Dieci domande su un mercato del lavoro in crisi", Isabella Speziali, Isabella Speziali, direttrice dell’Osservatorio del mercato del lavoro di Agenzia del Lavoro di Trento e Giovanna Fambri, dirigente del Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento.

Il seminario è un'iniziativa di tsm LaReS, la scuola di formazione promossa da Cgil Cisl Uil del Trentino e da tsm-Trentino School of Management, con il sostegno della Provincia autonoma di Trento. Il Laboratorio Relazioni Sindacali ha lo scopo di creare un luogo di riflessione, condivisione e formazione per delegati, quadri e dirigenti sindacali delle organizzazioni confederali del Trentino e si occupa di temi quali il diritto del lavoro, le relazioni industriali, la rappresentanza sindacale e le politiche pubbliche.

LaReS nasce su iniziativa di Cgil Cisl Uil del Trentino che hanno condiviso la necessità di qualificare il sistema di relazioni industriali a livello aziendale e di territorio come valore strategico rispetto agli obiettivi della competitività economica, della partecipazione democratica e della coesione sociale di un'intera comunità. Le relazioni tra i diversi attori dello sviluppo risentono infatti delle profonde trasformazioni dei sistemi economici e sociali e del mercato del lavoro che, per non essere semplicemente subite, impongono un processo di formazione continua a chi svolge un ruolo direttivo all'interno delle associazioni di rappresentanza a livello territoriale, aprendo queste al confronto con le migliori esperienze in Europa e nel resto del mondo.

Le attività di tsm LaReS sono coordinate da Silvia Bruno e sono gestite da un Comitato di Indirizzo composto dal direttore generale di tsm-Trentino School of Management, Mauro Marcantoni, dal presidente di Agenzia del Lavoro, Michele Colasanto, e dai rappresentanti di Cgil Cisl Uil del Trentino.