Tanti attestati di solidarietà e sostegno a Giuseppe Antoci, il presidente del Parco dei Nebrodi (la più grande area naturale protetta della Sicilia), ed esponente della Fisac Cgil, che nella notte di martedì 17 maggio è stato vittima di un agguato a colpi di arma da fuoco lungo la strada statale che collega San Fratello a Cesarò, nel Messinese. A mettere in fuga i criminali, rispondendo al fuoco, sono stati il poliziotto della scorta e l'equipaggio di una seconda macchina della polizia con a bordo il dirigente del commissariato di Sant'Agata di Militello Daniele Manganaro. Gli uomini del commando - secondo quanto riporta l'Ansa - sarebbero stati quattro e uno potrebbe essere rimasto ferito di striscio nel conflitto a fuoco con la polizia.

Da alcuni anni alla guida del Parco dei Nebrodi, Antoci ha segnalato il vorticoso giro di denaro in mano alle associazioni mafiose e qualcuno gli aveva spedito dei proiettili come avvertimento. Oltre a questo, Antoci aveva ricevuto una lettera con esplicite minacce di morte: "Finirai Scannato tu e Crocetta". Questo primo 'avviso' gli era stato inviato nel dicembre del 2014.

"I gravi fatti accaduti e il clima di intimidazione attorno ad Antoci sono la conferma dell’azione meritoria da lui svolta per la trasparenza di appalti e affidamenti e contro la mafia", questo il commento della Cgil nazionale e della Cgil Sicilia che in una nota esprimono solidarietà. "L'azione per garantire legalità e trasparenza nell'attribuzione di terreni pubblici nel Parco dei Nebrodi, così come nel Comune di Troina dove lo stesso sindaco è oggetto di intimidazioni mafiose, ha determinato la revoca di migliaia di ettari di concessioni e tolto dalle mani dei clan le risorse finalizzate al sostegno dell'agricoltura", sottolinea la Cgil, secondo la quale questa azione "deve continuare", e per questo “ad Antoci va tutto il nostro sostegno e facciamo appello a lavoratori e cittadini onesti affinché si faccia quadrato attorno a chi si batte per una Sicilia diversa, libera da condizionamenti malavitosi, proiettata verso il futuro".

Anche la Cgil di Messina ha voluto testimoniare la propria vicinanza ad Antoci e alla sua scorta. "Siamo di fronte ad un atto gravissimo che mostra una escalation malavitosa preoccupante nei confronti del Presidente, impegnato da tempo in una azione di contrasto alla illegalità nella gestione delle aree ricomprese nel Parco dei Nebrodi”, ha dichiarato il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano.

Solidarietà ad Antoci, infine, anche da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil della Sicilia: "Ad Antoci - scrivono in una nota i tre sindacati - va tutto il nostro sostegno. Il nostro auspicio è che vengano subito individuati i responsabili di questo atto gravissimo e che possa affermarsi la piena legalità nell’area".