La Cgil, assieme a numerose associazioni professionali, ha lanciato un appello al governo e ai partiti politici sul tema delle partite Iva e dei professionisti. Un’iniziativa che si inserisce all’interno del processo di avvio della riforma dell’avvocatura e delle professioni ed è dettata anche dagli effetti della crisi che incide sulle varie attività dei professionisti privi di tutele e ammortizzatori.

"I professionisti sono stati tirati in ballo per diversi aspetti negli ultimi mesi - spiega Davide Imola, responsabile Professioni per la Cgil nazionale - ma i segnali arrivati dai provvedimenti approvati o in discussione sono negativi”. Per questo, sottolinea, “si è resa necessaria un’iniziativa che veda in campo la Cgil, assieme ad organismi e associazioni che rappresentano diverse professioni e settori di lavoro ma che sono accomunati dalla necessità di politiche di sostegno e di riconoscimento professionale”.

Questi i punti principali contenuti nell’appello: introduzione del sistema duale ordini/associazioni, riconoscendo alle associazioni di settore il compito della rappresentanza; agevolare l’accesso dei giovani alle professioni con abilitazioni conseguite durante gli studi e la regolamentazione del rapporto di praticantato e tirocinio; evitare che si acuisca l'uso improprio del lavoro autonomo e definire limiti in cui anche il lavoro autonomo e professionale deve avere sostegni sociali e contrattuali, insieme alla garanzia di alcune tutele sociali universali; esenzione ex lege dal pagamento Irap per tutto il lavoro professionale e intellettuale privo di caratteristiche d'impresa; obbligo della forma scritta per i contratti e gli incarichi e congruità dei compensi; rivedere i coefficienti previdenziali e approvare la totalizzazione completa dei contributi previdenziali versati nei vari fondi pensionistici”.