"Leggiamo con sconcerto della decisione della Regione Liguria di approvare un provvedimento che paga le spese legali a chi è accusato di eccesso di legittima difesa, facendo passare tale iniziativa come la soluzione al clima d'illegalità e violenza diffusa che viviamo quotidianamente nelle nostre città. I cittadini hanno diritto a pretendere la sicurezza nella propria vita quotidiana, e per questo pagano le tasse che dovrebbero garantire loro i servizi di tutela collettiva che ci siamo dati con la Costituzione. Il non funzionamento di questi servizi e l’incremento esponenziale dei reati che stiamo vivendo nelle città italiane non giustifica che si debba sostenere la logica del 'fai da te', riportandoci indietro di anni rispetto alle regole della convivenza civile. Rinunciare a intervenire sulle cause che portano a questi episodi di violenza e aggressioni, è come dare il via libera a una società che risponde alla violenza con la violenza". Così Rita Guglielmetti, della segreteria Cgil Liguria.

"La Vicepresidente annuncia la convocazione del tavolo della legalità, fatto senz’altro positivo che attendevamo. Il tavolo è composto da decine di associazioni che quotidianamente lavorano nelle scuole e nei quartieri per contrastare e prevenire il fenomeno mafioso e l’illegalità; in quella sede, si potrebbe davvero discutere come progettare degli intereventi che non siano solo quelli di far finta di rassicurare i cittadini con un aiuto sulle spese legali. Un esempio? Ci sono decine di beni confiscati alle mafie nella nostra regione e ancora abbandonati che produrrebbero ricchezza e benessere, se fossero tempestivamente gestiti con investimenti sociali atti a prevenire e contrastare il disagio sociale che ci circonda. Crediamo che questa, come altre iniziative legate alla valorizzazione del territorio per la sua maggiore vivibilità all’aggregazione sociale, potrebbe rappresentare una strada senz’altro più efficace, volta a prevenire fenomeni di violenza e criminalità", conclude la dirigente sindacale.