Un settore che fattura 37 miliardi, pari al 2,3% del pil, con oltre 186 mila lavoratori impiegati e che avrebbe bisogno di una mole di investimenti pari a circa 100 miliardi per i prossimi 15 anni. Sono questi alcuni dei numeri che delineano il perimetro del servizi pubblici locali (spl), che saranno al centro della prima conferenza nazionale sul tema, promossa dalla Cgil per il 14 giugno a Roma, presso la sede nazionale del sindacato in Corso Italia 25, a partire dalle ore 10, alla presenza, tra gli altri, del segretario generale dell'organizzazione sindacale, Susanna Camusso, e del sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

Un appuntamento che vuole approfondire, in termini di analisi e proposte, la rilevanza economica dei servizi pubblici locali anche in chiave di rilancio della crescita e dell'occupazione. Per affrontare questo tema il programma della giornata di giovedì, presieduta dal segretario confederale Cgil, Fabrizio Solari, prevede l'introduzione da parte del responsabile dei servizi pubblici locali del sindacato, Antonio Granata. Seguiranno poi gli interventi del sottosegretario De Vincenti, del presidente di Confservizi, Giancarlo Cremonesi, del vice presidente Anci, Alessandro Cattaneo e del coordinatore della commissione Infrastrutture, mobilità e governo del territorio della Conferenza delle Regioni, Sergio Vetrella.

Previsti, inoltre, gli interventi del segretario generale della Cgil Lombardia, Nino Baseotto, del leader della Cgil Roma e Lazio, Claudio Di Berardino e del numero uno della Cgil Puglia, Giovanni Forte. Così come dei responsabili di diverse categorie della Cgil: Rossana Dettori (Fp), Alberto Morselli (Filctem), Franco Nasso (Filt). Chiuderà i lavori il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.