“Il Governo renda subito disponibili le risorse in favore dei lavoratori in stato di cassa integrazione in deroga e con contratti di solidarietà”. E' la richiesta della Cgil nazionale che si associa e sostiene l'allarme del presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. In una nota il sindacato di corso d'Italia scrive: “Sono trascorsi oramai due mesi dalle assicurazioni forniteci dal Ministero del Lavoro circa l'immediata attribuzione delle risorse disponibili per la chiusura dell'annualità 2014 per la copertura della Cig in deroga. Ad oggi, a fronte di alcune situazioni regionali che non vedono attribuirsi risorse dalla primavera del 2014, l'insieme del 'buco' della Cig 2014 ammonta a circa 700 milioni di euro”.

Inoltre, fa sapere la Cgil, “ci era stato assicurato, a fine mese scorso, che al termine di una ricognizione definitiva del reale fabbisogno, l'Inps avrebbe provveduto a liquidare, con una certezza di risorse pari ad almeno 500 milioni di euro. Ma ad oggi ancora non registriamo interventi. Siamo fortemente preoccupati anche per il 2015, tanto più che la copertura prevista varrà per un periodo non superiore a 5 mesi. Per la copertura di tale periodo c'è stato riferito, sempre a gennaio, di una disponibilità non superiore a 350 milioni di euro”. Per il sindacato guidato da Susanna Camusso, inoltre, “la previsione per le condizioni generali, anche a fronte di chissà quali miracoli di economici, ci dicono di un 2015 sostanzialmente uguale nei suoi dati di crisi occupazionale e quindi della sostanziale conferma di un fabbisogno intorno ai 3 miliardi di euro”.

Sempre per Cgil, poi, “analoga necessità e urgenza rivestono i contratti di solidarietà per le aziende non rientranti nel regime di cassa integrazione straordinaria e per le aziende artigiane (art. 5 comma 5 legge n. 236/93), i cosiddetti contratti di solidarietà di tipo B. L'annunciato recupero di 55 milioni di euro per la copertura a chiusura del 2014 è gravemente insufficiente ancorché, anch'essa, non ancora pervenuta. Inoltre, la comunicazione fornitaci che per il 2015 tale intervento non sarà più finanziato in quanto non più previsto dalla norma a partire dal 1° gennaio, rende la situazione ancora più drammatica visto i numerosi impegni assunti anche per il corrente anno. Sono - prosegue la nota sindacale - quasi un centinaio di migliaia di persone complessivamente interessate, tra queste vi sono famiglie che non percepiscono stipendi dall'aprile scorso. A fronte dei 27 miliardi stanziati in tre anni in favore delle imprese per sostenere le politiche del Jobs Act registriamo, di contro, un pesantissimo saldo negativo a sostegno dei redditi dei lavoratori in cassa integrazione assolutamente insostenibile. Occorre intervenire con urgenza indicando all'Inps di provvedere immediatamente con l'emissione degli stanziamenti a totale copertura del fabbisogno”, conclude la Cgil.