"Abolire i ticket è sempre stata una nostra richiesta. Il ministro, però, dica anche come intende garantire a tutti i cittadini, soprattutto ai più poveri, l'accesso al servizio sanitario nazionale". Così, in una nota congiunta, Cgil e Fp rispondono a quanto ha dichiarato da Beatrice Lorenzin nell'intervista rilasciata a 'Il Messaggero' di oggi.

"Salutiamo con favore l'intenzione del ministro di proseguire sul terreno dell'eliminazione dei ticket, ma in un Paese in cui oltre dieci milioni di persone, su una popolazione di 60, non si cura più perché non può permetterselo, l'emergenza è evidente e non deve essere ignorata. Le scelte fatte finora dal governo non vanno nella giusta direzione. Cambiare i Lea, senza definire compiutamente un progetto generale né prevedere l'assunzione di nuovo personale, e, al contempo, ridurre i trasferimenti alle regioni, non può che rendere ancora più difficoltoso l'accesso alle cure per i cittadini, compresi i meno abbienti".

"Le prestazioni sanitarie devono essere garantite a tutti e occorre assicurare la progressività del prelievo fiscale: non è possibile considerare alla stessa stregua coloro che hanno abbondanti mezzi per vivere, e magari sono anche evasori, e chi non ce la fa più. L'Ssn è nato per garantire 'la promozione, il mantenimento e il recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione, senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l'eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio', come recita il primo articolo della legge istitutiva. A quasi quarant'anni dalla riforma, non vorremmo assistere al suo declino o al tradimento della sua missione, ma alla sua rinascita", conclude il sindacato.