"Il coordinamento nazionale Fiom-Cgil della Kme esprime profonda indignazione a riguardo dell’accordo separato siglato lo scorso 15 ottobre da Fim-Cisl e Uilm-Uil sotto dettatura di Federmeccanica". E' quanto si legge in una nota della rappresentanza sindacale aziendale.
 
"Tale intesa - afferma la Fiom - non rappresenta soltanto un danno economico per milioni di lavoratori perché sancisce nei fatti una riduzione programmata del potere di acquisto degli stessi attraverso l’aumento contrattuale più misero da quando è in vigore l’euro, ma anche una pericolosa svolta autoritaria per quanto riguarda le relazioni sindacali, perché recepisce integralmente l’accordo separato del 15 aprile imposto a Cisl e Uil dalla Confindustria e dal Governo, accordo che limita la libertà e l’autonomia negoziale nei luoghi di lavoro, apre alla derogabilità del Ccnl e alle sanzioni verso le Rsu che non intendono adeguarsi a questo sciagurato disegno".

"In questo quadro di sopruso e democrazia negata - prosegue la nota del coordinamento Fiom - ricordiamo all’azienda che per la Fiom-Cgil il contratto nazionale in vigore è quello siglato in maniera unitaria ed approvato dai lavoratori il 20 gennaio 2008, il quale va in scadenza il 31/12/2009 per quanto riguarda la parte economica e il 31/12/2011 per quella normativa".

"A Fim-Cisl e Uilm-Uil chiediamo di presentarsi in azienda a spiegare cosa hanno sottoscritto e di concordare con noi le modalità per istituire un referendum vincolante, a cui dovranno aver diritto di partecipare tutti i lavoratori e le lavoratrici", scrive ancora il coordinamento Fiom Cgil che annuncia per domani, martedì 20 ottobre, 2 ore di sciopero a sostegno della vertenza sindacale.