Si è svolto questa stamattina - 8 novembre - il presidio dei lavoratori degli appalti di Castelfrigo davanti alla sede di Confindustria Modena, promosso dalla Flai Cgil e Filt Cgil 
L’iniziativa di oggi prosegue la mobilitazione che si sta svolgendo ormai dal 13 ottobre contro la procedura di licenziamento collettivo per 75 soci lavoratori, poi estesa a tutti i 127 soci-lavoratori in forza alle operative appaltatrici in Castelfrigo, Work Service e Ilia D.A. 
  
Una delegazione di sindacalisti e lavoratori è stata accolta dai rappresentanti di Confindustria. Confindustria associa infatti un gran numero di aziende alimentari del distretto modenese, che appaltano lavorazioni dirette a società cooperative esterne con lo scopo principale di abbattere il costo del lavoro favorendo in questo modo situazioni diffuse al limite dello sfruttamento. 

Durante l’incontro sono state esposte le ragioni della mobilitazione dei lavoratori, ed è stato ribadito, si legge in una nota, "che i sindacati Flai e Filt Cgil insieme ai lavoratori hanno preso posizione chiara e netta contro le irregolarità e illegalità degli appalti in Castelfrigo come in altre realtà agroindustriali.  È stato chiesto a Confindustria di prendere una posizione altrettanto chiara per salvaguardare la legalità e quindi l’eccellenza delle produzioni alimentari del nostro distretto". 

“Anche Confindustria ha dichiarato che la legalità è una condizione fondamentale del buon esercizio dell’attività imprenditoriale e dello sviluppo del territorio – riferiscono Marco Bottura (Flai Cgil) e Adriano Montorsi (Filt Cgil) -. Verificheremo perciò la coerenza di tali dichiarazioni sia in merito alla vertenza Castelfrigo, sia sui tavoli di trattativa aperti a livello provinciale e regionale sulla situazione del comparto della lavorazione carni”.