“Non se ne può più. I lavoratori delle cooperative in appalto stanno solo chiedendo di lavorare nel rispetto delle norme legislative e contrattuali. Le cooperative invece continuano a inviare lettere di contestazione disciplinare, sino a contestare il reato di opinione a un lavoratore dopo un intervento in un convegno pubblico alla presenza delle istituzioni locali e regionali”. È quanto si legge in una nota della Cgil di Modena e dell’Emilia Romagna sulla vertenza Castelfrigo.

“Proseguiremo sulla nostra strada  – affermano i sindacati – nel chiedere il rispetto dei contratti e delle leggi, degli accordi sottoscritti davanti al Prefetto e alle istituzioni locali, del Patto per il lavoro, e di condividere un piano di rilancio e sviluppo del distretto carni modenese dove il buon lavoro e il buon prodotto siano il volano su cui operare. Ma è l'intero sistema che deve alzare al testa, anche da parte delle istituzioni e della politica, superare la logica di lobby, rilanciare l'idea di distretto e di qualificazione del prodotto e del lavoro, isolando e perseguendo chi ‘butta a mare’ il buon lavoro, il buon prodotto, l'integrazione, il patrimonio economico, istituzionale e sociale del territorio, con comportamenti illegittimi”.

Ieri si è tenuto l'incontro, presso la sala consigliare di Castelnuovo Rangone, tra la Cgil le categorie Filt (trasporti) Flai (Alimentaristi) e una nutrita delegazione di lavoratori delle Cooperative operanti dentro Castelfrigo, il sindaco Carlo Bruzzi e la Giunta. “Nell'incontro – prosegue la nota – il sindacato ha informato l'istituzione della difficile situazione dei lavoratori che operano nelle cooperative all'interno della Castelfrigo e delle ragioni degli scioperi della scorsa settimana, nonché dell'inadempienza della cooperativa Work Services, la quale, nonostante l'impegno assunto in sede Prefettizia (ossia la sospensione del licenziamento dei due delegati sindacali), ad oggi non ha ancora fatto pervenire la ratifica dell'impegno stesso”.

“Il primo cittadino si è associato alla richiesta sindacale di vedere rapidamente la sottoscrizione dell'impegno alla sospensione. Si è altresì impegnato a sostenere l'obiettivo di ripristinare le condizioni utili a sostenere la crescita e lo sviluppo del distretto delle carni, partendo dal presupposto che le regole, i contratti, e soprattutto la dignità dei lavoratori non sono e non devono essere messe in discussione. La Cgil e le categorie auspicano che anche attraverso l'impegno istituzionale si raggiunga tale obiettivo. Nel contempo, mentre proseguirà il nostro confronto ai vari livelli istituzionali, avvieremo nei prossimi giorni una raccolta fondi di solidarietà per sostenere i delegati sospesi dal lavoro”.