“Dopo sette anni e mezzo, lascio la segreteria generale dello Spi con cinque mesi di anticipo, per dedicarmi a tempo pieno al nuovo incarico al vertice della Ferpa (la Federazione europea dei pensionati). Lascio all’insegna dell’affetto e del rispetto che mi legano a tutti voi. Nello Spi ho trovato il valore vero dell’amicizia e la sincerità dei rapporti. Ma anche a Bruxelles non sarò troppo lontano da voi, e quindi non vi libererete facilmente di me. Continuerò la battaglia a favore di tutti i pensionati e le pensionate italiane”. Questo, il saluto di Carla Cantone all’assemblea generale dello Spi Cgil, in corso oggi a Roma (Centro congressi Frentani).

"È stato faticoso recuperare il tavolo negoziale con l’attuale ministro del Lavoro Poletti, dopo dieci anni di Berlusconi e Tremonti, davvero nefasti per noi – ha ricordato la leader uscente dei pensionati Cgil –. La no tax area riporta oggi pari dignità tra lavoratori attivi e pensionati, ed è un risultato positivo tutto nostro, che rivendichiamo. Proseguirò la lotta sindacale in Europa all’insegna dei nostri tre pilastri, i valori portanti che caratterizzano la nostra attività, vale a dire, libertà, democrazia e giustizia".

"Dal 1948, lo Spi è la storia della Cgil, e lo sarà sempre all’insegna della confederalità. La nostra volontà di contrattare ci ha fatto crescere, attraverso la contrattazione sociale. Siamo l’unica categoria, con la Fisac, che fa vivere il coordinamento donne, indispensabile, da rilanciare al più presto. Non lasceremo mai sole le federazioni degli attivi, perché le loro battaglie sono anche le nostre. E siamo anche la categoria che ama ed è vicino ai giovani, perché nelle loro battaglie ritroviamo quelle tre parole che ci caratterizzano da quasi sessant'anni, libertà, democrazia e giustizia. Per questo, proviamo grande tristezza e sofferenza quando ci accusano di non lasciare il posto ai giovani. È una solenne stupidità", ha sottolineato Cantone.

"Siamo anche il sindacato della memoria, che vuol dire storia, ed è la cerniera che tiene insieme passato e futuro, la vitamina che fa crescere le generazioni. Ed è così importante che ogni volta che un anziano se ne va è come se bruciasse una biblioteca. Il nostro viaggio a Danzica e Auschwitz è una scatola rossa custodita nel mio cuore. Ogni iniziativa per non dimenticare, l’elenco è davvero lungo, sarà sempre nel cassetto dei miei ricordi, come tutte quelle fatte contro le stragi e la lotta al terrorismo, la Resistenza". Nel baule dei ricordi c’è Giovanna, vecchia partigiana di 102 anni, nostra militante fino all’ultimo, con la sua bambola di pezza che mi ha regalato prima di morire. Nella mia mente c’è piazza del Popolo, piazza Navona, il Pantheon, con 'Nessun dorma', teatri delle nostre proteste", ha aggiunto la sindacalista.

"Non siamo usciti dal tunnel della crisi, ma ho la speranza che ci riusciremo se eserciteremo il mestiere dei sindacalisti, che comprende la difesa dei lavoratori e la lotta, ma anche il raggiungimento di accordi. Ripenso al rapporto con la Cgil, mai personale o distruttivo, che mi ha portato qualche amarezza, ma molte volte risultati positivi, con il riconoscimento della stessa confederazione. È stata una dialettica di squadra, di ragionamento, mai individuale. E la proposta della Cgil per il nuovo segretario dello Spi costituisce un riconoscimento diretto allo Spi, un pilastro della Cgil, che contratta e si batte, non una fedele truppa di sostegno, una categoria indipendente che ha costruito negli anni una sua precisa identità. Noi siamo la Cgil e la Cgil è lo Spi", ha osservato ancora Cantone.

"Negli ultimi tempi, in vista del mio nuovo incarico, ho incontrato molti dirigenti sindacali di altri paesi, e mi sono accorta che abbiamo gli stessi problemi, e quindi c'impegneremo per difendere i diritti di tutti, giovani e anziani, per cambiare il modello di società, per sconfiggere l’antipolitica e sostenere la politica pulita, contro la destra populista, per appoggiare la nuova proposta di Statuto dei lavoratori del sindacato. Dobbiamo dialogare con la politica con un confronto alla pari, nel pieno rispetto delle rispettive autonomie. Grazie a tutti per questi meravigliosi anni passati assieme, so di lasciare lo Spi in buone mani”, ha concluso commossa la segretaria generale dei pensionati, tra gli applausi dell'assemblea.