"Le drammatiche notizie diffuse sulla situazione delle carceri italiane in questi ultimi due giorni confermano ancora una volta quanto avevamo denunciato con le reiterate e inascoltate grida di allarme, lanciate anche pubblicamente nei mesi scorsi: due suicidi in carcere, uno a Lecce, l'altro a Roma e uno all'ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto. Sono la testimonianza di una realtà indegna di un paese civile". Così dichiarano Fabrizio Fratini e Salvatore Chiaramonte, segretari nazionali Fp Cgil.

"Mentre in Parlamento si sta discutendo di provvedimenti che tagliano del 10% il già ridotto personale penitenziario/amministrativo – proseguono i due sindacalisti –, ovvero quello che si occupa del trattamento e dell'esecuzione penale esterna, e bloccano il turn over del personale di polizia penitenziaria, già oggi carente di ben 7.000 unità, nelle carceri e negli opg si continua a morire nell’indifferenza. Un vero controsenso, se si pensa alle prime dichiarazioni rilasciate dal ministro della Giustizia Severino sul fenomeno del sovraffollamento".

"Sul carcere e sul suo mandato costituzionale non si può e non si deve risparmiare con tagli lineari indiscriminati; senza una politica progettuale. Il grave problema umano che affligge le nostre carceri è irrisolvibile e ministro, governo e Parlamento devono risponderne", concludono Fratini e Chiaramonte. In proposito, la Fp ha già presentato gli emendamenti necessari a impedire che si consumi il dramma. Sulla questione degli ospedali psichiatrici giudiziari, poi, il sindacato torna a chiedere l'immediata chiusura: oggi si tratta di un problema la cui soluzione non è più rinviabile.