“Da qualche giorno circolano indiscrezioni giornalistiche e nomi in merito alla nomina del nuovo capo Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. Come Fp Cgil, un sindacato che rappresenta tutti gli operatori del carcere, sia le forze di polizia sia le figure professionali dedicate al trattamento carcerario, sentiamo il bisogno di esprimere un auspicio. In considerazione del momento delicato per il mondo del carcere e in vista dell'attuazione dei processi di riforma, crediamo che questa sia l'occasione giusta per segnare una discontinuità rispetto al passato, sia per quanto riguarda il profilo professionale che per la cultura rappresentata dal futuro capo del Dap". A dirlo in una nota è Salvatore Chiaramonte, segretario nazionale della sigla di categoria.

"Non abbiamo bisogno - prosegue il sindacalista - di una figura burocratica né, tanto meno, di un rappresentante di una categoria, per quanto autorevole possa essere. Abbiamo bisogno di una persona che accanto a incontestabili qualità professionali possegga il profondo senso della missione che - così pensiamo - chiunque sarà chiamato a tale incarico dovrà avere: ripristinare condizioni di buon funzionamento della Amministrazione penitenziaria e, al tempo stesso, restituire umanità e rispetto della dignità personale a chi è e sarà soggetto alla pena".