“Credo che la manovra sia priva della scelta radicale verso gli investimenti, di politiche sociali e dello sguardo sul futuro”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Susanna Camusso a Rainews24: “È giusto dire che bisogna scommettere sulla crescita e che il Paese deve scommettere su politiche espansive, poi però bisogna decidere come le risorse vengono investite”. La dirigente sindacale sottolinea come in questo quadro un confronto con il governo sia necessario: “Bisogna continuare a chiederlo” e il governo non deve fare “una politica in totale solitudine, farebbe davvero bene a convocare e ad ascoltare i sindacati”.

“Il nodo è aver determinato una rottura con il mondo del lavoro”, prosegue il segretario della Cgil parlando della crisi della sinistra in Italia e in Europa. A chi le chiedeva come la sinistra possa riprendere la scena politica risponde: “Il tema fondamentale è rimettere al centro una politica sociale e dare risposte al mondo del lavoro, in particolare giovani e donne che sono stati i più penalizzati dalla crisi”. Un discorso che tocca anche la famosa quota 100 per le pensioni: “È un intervento importante, ma riguarda una parte non maggioritaria del mondo del lavoro: mancano le lavoratrici che hanno carriere discontinue e mancano i giovani”.