"Il settore delle costruzioni ha vissuto una delle crisi più durature e profonde. Oggi sente i colpi pesanti di una difficoltà non ancora superata. Più di 50.000 posti di lavoro persi, una ricchezza tra i 250 e i 300 milioni andata in fumo, un sistema d'impresa smantellato dalla burocrazia, dal ritardo dei pagamenti, dalle vessazioni criminali. La crisi ha colpito e colpisce i lavoratori e le imprese. Occorre che gli investimenti annunciati e programmati, a partire dall'Agenda comunitaria 2014-2020, siano cantierati in tempi celeri e certi". Così i segretari generali di Feneal, Filca e Fillea, rispettivamente Andrea Lanzetta, Giovanni D'Ambrosio e Giovanni Sannino.

"Nel contempo, è fondamentale avviare programmi di riqualificazione e rigenerazione urbana per intervenire sul patrimonio edilizio, vetusto e insicuro, puntando sulle periferie. Grande risalto dovrà avere il rilancio del progetto Sirena. Sul risparmio energetico, la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, dal centro storico di Napoli ai tanti centri storici della Campania. La crescita e la ripresa del settore, passano da qui e non possono prescindere dalla dimensione qualitativa e regolativa, oltre che dall'implementazione dell'occupazione. La qualità, la trasparenza, la regolarità, la sicurezza, sono le stelle polari delle ripresa del settore. Così come lo è il rinnovo della contrattazione integrativa che nelle province della nostra regione segna il passo", aggiungono i tre dirigenti sindacali.

"Riteniamo un errore il fatto che le associazioni dei costruttori delle province della Campania non favoriscano il rinnovo dei contratti, utilizzando strumentalmente la crisi. Il contratto non serve solo a rinnovare diritti e salario, ma rappresenta uno strumento a disposizione del settore, dei lavoratori e delle imprese, per rilanciare l'azione verso politiche di settore che affrontino i nodi strutturali della crisi, che è crisi di domanda e al tempo stesso di offerta. È un antidoto alla crisi, è la 'carta d'identità' di un sistema che si candida a 'motore di sviluppo', e lo rivendica al governo, alla regione, alle istituzioni locali. Per il sindacato di categoria, la battaglia per il rinnovo del contratto è un tutt'uno con quella del lavoro. Per tali ragioni, abbiamo indetto una manifestazione regionale, con presidio in piazza dei Martiri, il 29 luglio, dalle 10 alle 13", concludono i confederali.