Nonostante le campagne promozionali e gli sconti del fine settimana, la vita si fa sempre più dura  per gli automobilisti italiani. Non si ferma, infatti, la corsa dei prezzi internazionali di benzina e gasolio.

Ieri a fomentare il mercato sono state le notizie provenienti dagli Usa, dove l'agenzia energetica del Governo ha registrato un calo delle scorte di benzina di 1,8 milioni di barili rispetto alla settimana precedente. Notizia che va ad aggiungersi all'allarme provocato dall'incendio che terrà ferma la raffineria Chevron di Richmond (California) per 2-3 mesi, facendo prevedere un aumento della domanda di importazioni di benzina in Usa.

Le notizie dei rialzi si sono riverberate istantaneamente sul mercato interno, con prezzi alla pompa ancora in ascesa, dopo il doppio salto messo a segno da Eni tra martedì e ieri. Prezzi alla pompa che si avvicinano sempre piu' ai record storici toccati tra la fine di marzo e la metà  di aprile scorso.

Nel dettaglio, Esso e Q8 hanno aumentato di 0,8 centesimi la benzina e di 0,5 centesimi il diesel, Shell entrambi di 1 centesimo, Tamoil rispettivamente di 1 e 0,5 centesimi e TotalErg di 0,5 e 0,4 centesimi. Il tutto in attesa del consueto scivolone del fine settimana, con le tradizionali partenze anticipate da parte di Esso, IP, no-logo e Gdo e la discesa in capo a partire da sabato di Eni e Q8. E' quanto emerge dal consueto monitoraggio di Quotidiano energia.

Sul territorio si assiste ad una crescita generalizzata sia dei valori medi che delle punte massime. In salita anche le no-logo. Più nel dettaglio i prezzi medi serviti sono oggi in crescita a 1,869 euro/litro per la benzina, 1,759 per il diesel e 0,759 per il Gpl. Punte massime fino a 1,952 per la verde, a 1,798 per il diesel e a 0,796 per il Gpl. A livello Paese il prezzo medio praticato della benzina (sempre in modalità servito) va dall`1,860 euro/litro di Esso all`1,869 di Q8 e Shell (no-logo su a 1,782). Per il diesel si passa dall`1,751 euro/litro di Esso all`1,759 di Shell (no-logo a 1,656). Il Gpl è tra 0,749 euro/litro ancora di Esso e 0,759 di Shell (no-logo a 0,742). 

Quanto al mercato internazionale, l`effetto combinato della nuova fuga in avanti delle quotazioni internazionali di benzina e diesel in Mediterraneo e del contestuale indebolimento dell'euro nei confronti del dollaro ha portato i prezzi dei due prodotti (espressi nella moneta unica) ai massimi rispettivamente dal 18 aprile e dal 22 marzo. I margini lordi delle compagnie, già in sofferenza da lungo tempo se rapportati alla media dei tre anni precedenti, hanno registrato l`ennesimo tonfo.