La Bekaert riapre. Quella di ieri (19 agosto) è stata l’ultima serata davanti ai cancelli dello stabilimento di Figline Valdaro che ha chiuso i 15 giorni di chiusura estiva della fabbrica, durante i quali i lavoratori e i sindacati hanno allestito un presidio permanente e non hanno mai abbandonato lo stabilimento, grazie anche al sostegno di cittadini, associazioni, artisti che hanno partecipato con iniziative diverse ogni sera.

Sbato scorso anche Sting ha voluto portare la sua solidarietà ai 318 operai che hanno ricevuto le lettere di licenziamento dalla multinazionale belga, che ha deciso di chiudere lo stabilimento. Oggi il cantautore ed ex leader dei Police ha scritto una lettera al Corriere della Sera per spiegare il motivo del suo impegno.

“Alla richiesta del sindacato, ho scelto di unirmi brevemente al picchetto - ha scritto Sting -. Mia moglie Trudie e io abbiamo una casa sulle colline sopra la città e ci sentiamo entrambi molto vicini alla gente di Figline, che nel corso degli anni è stata molto gentile con noi. Stare sulla linea del picchetto ha una risonanza emotiva per me. Sono nato e cresciuto a Wallsend, una città nel nord-est dell’Inghilterra. C’erano solo due fonti di impiego nella città, una miniera di carbone (ora chiusa) e un cantiere navale alla fine della mia strada, famoso per aver costruito alcune delle navi più grandi e più belle del mondo, tra cui la Rms Mauretania e la RmsCarpathia. Ma quando l’industria navale britannica declinò negli anni 80 il cantiere navale a Wallsend chiuse, lasciando l’intera comunità senza lavoro. Questa è stata l’ispirazione per il mio spettacolo The Last Ship, che ha fatto il tour della Gran Bretagna all’inizio di quest’anno”.

Da questa mattina, in ogni caso, il primo turno dei lavoratori Bekaert  è rientrato al lavoro. Non si tratta di un rientro semplice: la vertenza è ancora tutt'altro che risolta, anche se la scadenza è slittata avanti di un mese, a inizio ottobre. Il risultato è stato raggiunto dopo l'ultimo tavolo in Regione Toscana a inizio agosto. 

Ora, mentre si torna a lavorare, si attendono le nuove convocazioni sindacali e soprattutto notizie incoraggianti dal Ministero: è stato il Ministro Di Maio, in visita alla Bekaert lo scorso 10 agosto, ad annunciare che si sta lavorando ad un decreto legge specifico per reintrodurre la cassa integrazione per cessazione, e che lo Stato sarà al fianco dei lavoratori anche nel favorire la reindustrializzazione del sito. La Fiom Firenze ha però ribadito che “senza la cassa integrazione non ci potrà essere un accordo. No ai licenziamenti, sì al lavoro. Non molliamo.”