“L’avvio dei lavori per la diffusione della banda larga, annunciato ieri (7 nov.) in una conferenza stampa dai rappresentanti dell’Ufficio Società dell’Informazione della Regione Basilicata, è di certo una notizia importante.” Lo comunicano in una nota congiunta Alessandro Genovesi, segrtario generale della Cgil Basilicata e Anna Russelli, segretario della Slc Cgil.

“La creazione di una infrastruttura tecnologica efficiente – scrivono - è una condizione primaria per la crescita, lo sviluppo e il benessere di una comunità, in particolare per una regione come la Basilicata, che ha consistenti problemi di collegamento materiale e non. Larga banda vuol dire nuove possibilità di accesso alle informazioni e ai servizi per tutti, potenziale d’innovazione e d’ampliamento del mercato di riferimento per le imprese, più efficienza e trasparenza per la pubblica amministrazione”.

“E’ questa, quindi, - si legge - una importante occasione per il nostro territorio, interessato piuttosto, negli ultimi anni, da un progressivo “abbandono” degli operatori TLC. La Giunta Regionale e i Dirigenti degli Uffici Regionali responsabili si sono impegnati, su sollecitazione di Slc e Cgil Basilicata, in sede di "Cabina di Regia", ad integrare il contratto di servizio (atto possibile e previsto nello stesso bando di gara) con l'impresa vincitrice, inserendo specifiche clausole contro sub appalti e, soprattutto, per la valorizzazione dell'occupazione locale, con assunzione di giovani lucani, anche nella gestione successiva della manutenzione e del servizio di assistenza tecnica delle reti, sia in proprietà pubblica che in condivisione”.

“Si chiede oggi – conclude la nota - agli stessi dirigenti della Regione di rispettare gli impegni presi e di aprire subito un tavolo di confronto Regione-Fastweb- Organizzazioni sindacali in modo da assicurare processi trasparenti e qualità dei servizi. Anche per evitare quanto già avvenuto in aziende ICT che gestiscono commesse per conto della Regione e in cui, di recente, sono avvenute assunzioni di personale selezionato con criteri discutibili e non trasparenti.  Ci auguriamo dunque che questa sia un’occasione di sviluppo e, magari, occupazione per la Basilicata e non di clientelismo o profitto per pochi a discapito di tutti".