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"Da questa assemblea nasce oggi la proposta di costituzione del forum dei migranti dell’area metropolitana di Bari inteso come spazio libero di riflessione, discussione, analisi, elaborazione e progettazione al fine di costituire ed attivare percorsi di integrazione attraverso il confronto fra associazioni di stranieri, di volontariato, terzo settore, parti sociali, enti e istituzioni". Così il segretario generale della Cgil di Bari Pino Gesmundo a chiusura dell’assemblea autoconvocata presso la sede della Cgil di Bari (via Loiacono) dalle associazioni di volontariato impegnate sul tema dell’immigrazione.
All’assemblea hanno partecipato: l’assessore al welfare del comune di Bari Francesca Bottalico, che ha esposto una serie di idee subito spendibili per la valorizzazione di competenze e per la creazione di una rete di solidarietà coordinata; Vera Guelfi, segretaria confederale regionale della Uil con delega all’immigrazione che ha ribadito l’importanza della parola “lavoro” per tutte le persone come segno di dignità, rappresentanti di associazioni studentesche, Acli, Comunità degli Immigrati, impegnati nell’elaborazione di progetti che si svilupperanno sul territorio e saranno condivisi con i migranti coinvolti, con tutte le associazioni che si occupano di volontariato, educazione, mediazione culturale e inclusione sociale, nonché con le organizzazioni sindacali. Tutte le attività esplicitate sono a base volontaria per tutti i migranti che decideranno di impegnarsi, senza la possibilità che nessuno attività possa essere in nessun modo equiparata o associata all’attività lavorativa che nulla ha a che fare con questo percorso.
"I processi di integrazione sociale partono da azioni concrete per la città di Bari – ha continuato Gesmundo –. Un primo momento di fattiva partecipazione dell’intera collettività barese ai processi di integrazione, potrà essere nell’ambito dell’iniziativa della Cgil nazionale dello “sciopero alla rovescia” (ovvero giornate d'impegno extralavorativo contro il degrado, la povertà e il disagio sociale, per migliorare la qualità e la vivibilità delle città e dell'ambiente naturale) quello di ripulire i giardini di Bari insieme ai migranti, alle associazioni, ai cittadini Baresi con il patrocinio del Comune, tutti quanti insieme, dando un segnale forte di integrazione, di volontà di rendere bella la nostra città, di sentirla nostra e di far parte tutti quanti della stessa comunità".
"Lo sciopero alla rovescia – ha concluso Gesmundo – vuole dimostrare che esiste un senso civico forte e condiviso che può essere una delle modalità per fare integrazione ma che deve nascere da scelte condivise a monte".