Ancora niente accordo. La due giorni di trattativa serrata al Mise sulla vertenza Ast è terminata poco dopo la mezzanotte, per il momento senza un accordo tra azienda e sindacati. La parti toneranno a incontrarsi mercoledì prossimo. Le posizioni emerse nel lungo confronto sono state condensate in un documento di sintesi elaborato dai rappresentanti del Governo e sul quale dovranno ora esprimersi azienda e sindacati.

Nel pomeriggio di giovedì 20 novembre, alle 14, si terranno le assemblee dei lavoratori di Ast alla presenza dei segretari nazionali. Le segreterie nazionali dopo gli ultimi sviluppi della trattativa ritengono infatti opportuno verificare le condizioni su come procedere fino al prossimo incontro al Mise previsto per mercoledì 26 di pomeriggio. Lo riferiscono i sindacati. 

Nella due giorni di incontro al Mise, spiegano i sindacati, ci è stato consegnato un documento in cui viene finalmente scritta la durata quadriennale del Piano Industriale, il milione di tonnellate minimo di produzione a caldo, il Piano d'investimenti comprensivi del trasferimento e il revamping della Linea di Torino. Ast ha anche consegnato una proposta di integrativo in cui le maggiorazioni rimangono inalterate rispetto al passato; una presenza domenicale pari a 25 euro da erogare pure nei giorni festivi; il premio di produzione di 723 euro viene trasformato in un premio di produttività variabile ed esigibile in base ai giorni effettivamente lavorati più altre voci come buoni libro borse di studio premio di anzianità.

Nella bozza di accordo ci sarebbe anche la garanzia del recupero del personale delle ditte esterne – il caso più eclatante è quello della Ilserv – che dovessero essere sostituite. Per quanto riguarda invece i dipendenti diretti, il numero delle posizioni di mobilità eventualmente da aprire è ora di 125 unità. Rimane la clausola Berco.