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Dopo gli scioperi qualcosa si muove. Nell'incontro odierno (1 giugno) tra Rsu, sindacati dei metalmeccanici e direzione di Ast (Acciai speciali Terni) con la presenza dell'amministratore delegato, si è infatti deciso di dare il via ad un percorso di confronto sui problemi alla base dello stato di agitazione proclamato dalle organizzazioni dei lavoratori. Stato di agitazione che però resta in piedi.
L’azienda, riferiscono le Rsu in una nota, "secondo il proprio punto di vista ritiene di aver agito nel rispetto delle regole vigenti, confermando la validità dell’accordo. Noi abbiamo contestato tale impostazione, abbiamo ribadito la nostra contrarietà all’uso forzato delle ferie arretrate dei lavoratori contravvenendo all’applicazione e allo spirito di come era stato costruito tale accordo. Dopo lunga discussione l’azienda ha dato disponibilità a convocare subito un incontro tecnico con la Rsu volto alla gestione del personale interessato ad eventuale fermo impianti, ottenendo da subito l'impegno a non utilizzare ferie arretrate per brevi fermate impiantistiche. È stato confermato per il 6 giugno l’incontro per discutere le altre problematiche che hanno portato allo stato di mobilitazione".
Le Rsu di Ast "pur riconoscendo la disponibilità aziendale ad aprire i percorsi sopra illustrati, per il momento ribadiscono un insufficiente livello delle relazioni sindacali, confermano l’attuale stato di agitazione del sito e si riservano un giudizio complessivo delle reali volontà aziendali nel riaprire un dialogo costruttivo con le Rsu dopo gli incontri in programma, condividendo con tutti i lavoratori l’avanzamento delle trattative ed eventuali ulteriori iniziative".