Tutti noi abbiamo sentito parlare di lavori usuranti e la maggior parte delle persone sa a quale tipo di lavori si fa riferimento. Chi svolge un lavoro usurante ha giustamente diritto a piccole agevolazioni previdenziali e fin qui non ho nulla da eccepire.

Però vorrei che tra chi svolge un lavoro usurante venisse compreso anche chi presta assistenza continuata a un familiare diversamente abile con connotazioni di gravità. Tali persone, oltre a non incidere sul bilancio della sanità (ricoveri in strutture di lungodegenza), svolgono un lavoro a dir poco massacrante, che non conosce festivi, ferie o giorni di riposo, rinunciando in definitiva alla propria vita. Io li chiamerei angeli silenziosi. Angeli perché accudiscono i propri cari con dedizione infinita. Silenziosi perché non si lamentano e non scendono in piazza per reclamare sulla loro condizione.

Se si fa un’indagine si scopre che sono tantissimi: chi scrive conosce bene la situazione perché diversamente abile con connotazioni di gravità. Non scrivo per me, né per il mio angelo, ma per quella moltitudine di angeli che, oltre alla fatica fisica, fanno fatica ad arrivare alla fine del mese.

*Lega 12 - Spi Roma