"Siamo di fronte a un altro episodio di intervento delle forze dell'ordine in una struttura pubblica, per operare arresti e notificare avvisi di garanzia in relazione a timbrature false. Chiediamo, a nome di tutti i lavoratori e le lavoratrici oneste, che sono la stragrande maggioranza degli operatori, che la magistratura sia rapida nelle indagini per definire le eventuali responsabilità con le relative sanzioni, ripristinando così l'immagine decorosa dell'Ospedale e di tutta la Asl Napoli 1". È quanto si legge in un comunicato diffuso da Cgil e Funzione Pubblica della Campania e di Napoli.

"Condanniamo con chiarezza e con fermezza – precisa la nota – tutti i comportamenti che violano le regole, perché non solo si arreca un danno a tutti i cittadini che sostengono con l’imposizione fiscale il sistema sanitaria ma, soprattutto, si danneggiano tutti gli altri lavoratori e lavoratrici. Perché in questo modo passano in secondo piano le condizioni di lavoro in cui si è costretti a operare, a fronte dei tagli continui e lineari che da anni si abbattono sulla sanità".

"Le condizioni dell'Ospedale di Nola, alla ribalta nazionale circa due mesi addietro – prosegue la nota – non testimoniano una condizione di eccezionalità ma, purtroppo, la condizione normale in cui si prova a dare assistenza sanitaria nel nostro territorio. Si danneggiano i lavoratori perché passa in secondo piano il diritto al rinnovo del Contratto nazionale di Lavoro, fermo ormai a otto anni fa. Si danneggiano i lavoratori perché è troppo facile passare dall'indignazione per un comportamento scorretto, alla negazione dei diritti".

"La Cgil ribadisce – conclude il documento – che, qualora ci siano propri iscritti sottoposti a provvedimenti restrittivi della libertà personale, saranno immediatamente sospesi".