'Unici nella tutela'. Questo il titolo scelto per l'assemblea nazionale della Fp Cgil Vigili del fuoco che si terrà martedì 24 maggio a Roma. Un'iniziativa di tutta la categoria delle lavoratrici e dei lavoratori del corpo nazionale dei Vigili del fuoco della Cgil per "rimettere al centro della discussione la predisposizione della piattaforma per il rinnovo contrattuale, fermo, come quello degli altri comparti del pubblico impiego, al 2009, insieme alla rivalutazione dell'intero sistema del corpo".

Tra i temi trattati durante la giornata - fa sapere il sindacato - anche quello della salvaguardia della salute e sicurezza del personale del corpo. “Un tema molto sentito nella categoria perché, nonostante le numerose norme in materia di sicurezza dei lavoratori, la verifica della loro applicazione rimane ancora estremamente scarsa e incide non solo sull'incolumità del vigile del fuoco ma anche sulla sua aspettativa di vita pensionistica, ridotta addirittura del 50% rispetto a tutti gli altri lavoratori, come affermano molti studi condotti a livello europeo”. Questo deriva “da una mala tutela della salute dei nostri lavoratori. Non è prevista, infatti, né una sorveglianza sanitaria, né un sistema di riconoscimento delle malattie professionali, nonostante il nostro sia uno dei mestieri più ad alto rischio nel panorama professionale”.
  
Per queste ragioni - continua la Fp Cgil - “un'attenzione particolare dovrebbe essere posta, ad esempio sui dispositivi di protezione individuale (DPI), fondamentali per garantire e aumentare la massima sicurezza degli operatori. I caschi  di cui siamo al momento equipaggiati (Elmo VFR 2009 Pro, ditta Sicor), ad esempio, hanno una scadenza che si aggira tra gli 8 anni, in caso di normale utilizzo, e i 12 anni, se a riposo. Sono, dunque, prossimi alla scadenza e hanno già mostrato molte volte problemi nella tenuta del calore, come accaduto lo scorso dicembre a Roma quando uno di questi caschi si è fuso durante lo spegnimento di un incendio mettendo a rischio l'incolumità del vigile del fuoco”, continua a denunciare la Fp Cgil. 

“Oltre i caschi anche il completo antifiamma non riesce a garantire, spesso, l'operatività in totale sicurezza del personale del Corpo. Le sostanze tossiche, le polveri e i fumi, a cui sono costantemente esposti i vigili del fuoco durante gli interventi, e le alte temperature degli incendi possono determinare, anche inconsapevolmente, la contaminazione degli stessi indumenti di protezione. Gli stessi studi europei affermano, inoltre, che gli indumenti esposti rilasciano il 40% degli agenti contaminanti assorbiti durante gli interventi nelle settimane successive. Diventa di importanza rilevante a quel punto” - sottolinea il sindacato dei vigili del fuoco Cgil - “il meccanismo di decontaminazione, ad oggi non sempre certificati e ad hoc per “ripulire” i DPI e non sempre sufficienti, come al comando di Napoli in cui i completi antifiamma vengono decontaminati ogni tre mesi indifferentemente dal numero e dal genere di intervento che si compie. Un altro problema connesso alla decontaminazione degli indumenti operativi”, continua a denunciare la Fp Cgil vigili del fuoco, “è quello della perdita delle caratteristiche dopo un numero eccessivo di lavaggi. La casa produttrice che ce li fornisce non ha indicato un quantitativo massimo di lavaggi a cui possono essere sottoposti per continuare a garantire la salute e la sicurezza del lavoratore durante e dopo gli interventi”. 

Per questo – conclude  – “siamo fermamente convinti che non basti una buona formazione e un'applicazione scrupolosa delle procedure operative di intervento. È necessaria una migliore tutela dei nostri lavoratori, attraverso una maggiore vigilanza sulle funzionalità dei dispositivi di protezione del personale ed una manutenzione degli stessi più efficiente ed efficace per garantire la loro salute e la loro sicurezza, nonché, attraverso un monitoraggio costante mirato a conoscere i limiti di tali attrezzature, riuscire a garantirne il naturale ricambio prima che questi perdano le loro caratteristiche di protezione.