Uno sciopero di otto ore e una grande manifestazione regionale a Tortona: i lavoratori del comparto manutenzioni autostradali del Piemonte, con delegazioni anche da Liguria e Lombardia, sono in piazza oggi, 23 luglio, per chiedere modifiche alla Legge Delega Appalti, approvata in Senato e prevista in discussione alla Camera in questi giorni, con previsione di approvazione nel mese di settembre 2015.

“Se il disegno di legge verrà integralmente approvato – si legge in una nota di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil del Piemonte - implicherà l’obbligo per i concessionari di affidare il 100% dei lavori e dei servizi in gara a terzi, prevedendo un periodo transitorio di adeguamento di soli 12 mesi. Questo comporterà inevitabilmente la perdita delle professionalità presenti nel comparto manutenzione e progettazione delle autostrade – spiegano i sindacati - e di conseguenza il peggioramento della qualità e sicurezza e dei tempi di realizzazione dei lavori autostradali”.

“A livello occupazionale l’impatto più devastante si avrà in Piemonte dove sono a rischio oltre 2.000 posti di lavoro che interessano figure altamente professionalizzate, di questi almeno 900 del solo comparto edile piemontese”, dichiarano i segretari generali dei tre sindacati Piemontesi Manta, Donnola, Reggiori. Secondo i sindacati, peraltro, l’impatto di tali scelte, “oltre ad aumentare il già cospicuo numero di disoccupati, favorirà l’elusione contributiva e retributiva, genererà insicurezza per gli utenti della rete autostradale ed impatterà pesantemente sulle economie locali delle aree interessate”.

Le organizzazioni sindacali chiedono dunque di escludere dall’obbligo le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria e i servizi di progettazione, inserire clausole sociali per la stabilità dei lavoratori anche per gli appalti e di superare la norma dei 12 mesi, delegando il Governo a prevedere il tempo di transizione in relazione alle professionalità ed ai tempi di scadenza delle concessioni. “Inoltre – concludono Fillea, Filca e Feneal - non è stata presa in considerazione nessuna misura volta ad attenuare l’impatto di questa legge sull’occupazione, condannando di fatto al licenziamento un numero di lavoratori superiore alle 3.000 unità in ambito nazionale”.

Altissima l’adesione allo sciopero
, secondo i sindacati, che sottolineano anche la massiccia partecipazione dei lavoratori alla manifestazione diretta verso il Comune di Cortona, dove una delegazione sindacale sarà ricevuta dal sindaco.