"La positiva conclusione della vicenda del Colosseo è l’ennesima conferma che confronto e merito sono punti ineludibili per chi vuole risolvere i problemi, non alimentarli". Questo il primo commento di Rossana Dettori, segretario generale della Fp Cgil, all’accordo sottoscritto poche ore fa che permette l’apertura dell’anfiteatro Flavio in occasione della notte dei musei.

"Dopo una intera giornata dedicata ad attaccare lavoratrici e lavoratori tacciati ingiustamente di essere la causa di questo 'scandalo' - sottolinea Dettori - l’accordo, tornando al merito, ristabilisce punti di verità e chiarezza. Il primo è che era oggettivamente impossibile rispondere a un evento dalle caratteristiche del tutto straordinarie con il normale modello organizzativo: il Colosseo aprirà al pubblico, ma con accortezze e limitazioni compatibili con la capacità ricettiva della struttura. La seconda è che non è mai stata in discussione la disponibilità delle lavoratrici e dei lavoratori per fare in modo che il Colosseo aprisse anche in occasione della notte dei musei".

Anzi, aggiunge, "la loro sollecitazione rispondeva proprio al bisogno di proteggere il sito e la loro sicurezza dai rischi che potevano scaturire da una apertura incontrollata degli ingressi: l’accordo di oggi è la plastica conferma di quanto hanno a cuore il loro lavoro. Evitato il rischio di chiusura, però - conclude la sindacalista - i problemi denunciati restano intonsi".

"Un sito archeologico che, grazie alla miope politica dei disinvestimenti, continua a versare in una situazione di enorme difficoltà, una dotazione organica del tutto inadeguata e un approccio ai temi del lavoro nei beni culturali così distante dai bisogni concreti del sistema sono e restano alcuni dei principali punti di crisi. Chissà se tutto quel che è accaduto - conclude Dettori - aiuterà il ministro e il governo a comprendere che un vero cambio di rotta è possibile solo se ripartono gli investimenti e se finalmente si ritorna ad avvertire lavoratrici e lavoratori come risorse da valorizzare, non come i nemici del popolo?".