Fillea, Filca e Feneal e Savt costruzioni della Valle d'Aosta, la scorsa settimana hanno riunito i propri organismi dirigenti e, pur giudicando positivamente i passi avanti nel confronto tra governo e Cgil, Cisl, Uil, in particolare in materia di estensione della quattordicesima e no tax area ai pensionati, di semplificazione delle attuali norme in materia di lavori usuranti, ecc., giudicano che l'Ape agevolata, alla quale potrebbero avere accesso anche gli operai edili, così come proposta nella legge di Stabilità 2017, sia caratterizzata da condizioni di accesso estremamente eccessive per tutti quei lavori tipicamente discontinui, che causano evidenti effetti sulla carriera previdenziale.

"Nella legge di Stabilità, all’articolo 25 – specificano i sindacati delle costruzioni –, si propone che, per aver accesso all'Ape agevolata, l'operaio edile, al compimento del 63° anno di età, debba avere 36 anni di contributi, di cui gli ultimi sei anni di lavoro continuativo. Purtroppo, molto raramente, un operaio edile a 63/65 anni matura 36 anni di contributi, in quanto, mediamente, lavora alcuni mesi l'anno (di solito da febbraio- marzo a ottobre-novembre, per eventi climatici legati al nostro territorio), e anche per il suo contratto di lavoro, che molte volte inizia con l'avvio del cantiere e termina con la conclusione dello stesso. Altrettanto impossibile risulta avere sei anni di lavoro continuativo sia per le ragioni sopra esposte, sia per tutto quanto è legato alla grave crisi che ha colpito il settore negli ultimi anni.

Per tali ragioni, affinché sia concretamente riconosciuto il principio che “i lavori non sono tutti uguali”, si chiede ai senatori e al governo che il criterio dei 36 anni di contribuzione minima sia ridotto il più possibile; che ai fini degli anni validi per l'accesso all'Ape agevolata, debbano valere qualsiasi integrazioni al reddito riconosciute nel passato (disoccupazione ordinaria, ridotta, speciale edile, mobilità, ecc...), sulla falsariga del riconoscimento dell'indennità speciale edile ai fini dell'anzianità;.che venga tolto ogni riferimento ai sei anni di lavoro intesi come continuativi. Fillea, Filca, Feneal e Savt-Costruzioni della Valle d'Aosta hanno inoltrato una lettera aperta al senatore valdostano Albert Lanièce, chiedendo un incontro specifico.