“Lo stipendio non si tocca”. Lo hanno scandito chiaramente gli oltre 500 lavoratori di Ama che a piazza Santi Apostoli a Roma hanno manifestato contro la mancata approvazione nell'assemblea della municipalizzata del progetto di bilancio varato dal cda ad aprile. Una fase di stallo prolungato che rischia di minare il futuro dell'azienda, e le parole di ieri dell'assessore capitolino al Bilancio, Gianni Lemmetti, che rassicurava sul pagamento degli stipendi dei lavoratori almeno fino a fine anno, hanno finito per avere l'effetto contrario.

“Il 22 ottobre saremo in Campidoglio e faremo lo sciopero generale dei lavoratori dell'Ama, serve una reazione collettiva: il tempo è scaduto, la città ha bisogno di rilancio”, ha detto il segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola nel corso della manifestazione di Cgil, Cisl e Fiadel.

“Siamo venuti a chiedere anche l'intervento del prefetto, è necessario che chiami il sindaco e le dica che possono approvare il bilancio in maniera tecnica e poi continuare a discutere di questa storia dei 18 milioni (i crediti vantati da Ama verso il Campidoglio per i servizi cimiteriali, ndr)”, ha aggiunto Di Cola: “Noi andremo zona per zona a parlare coi lavoratori, a spiegargli il rischio per il loro futuro ed è ovvio che i disagi vi saranno. Ci aspettiamo che il sindaco nel pomeriggio vada in Ama a firmare il bilancio, così si torna alla normalità” (foto di Marco Merlini).