Una “veglia-catena umana” per il lavoro. Nuova iniziativa a Palermo dei dipendenti di Almaviva Contact per stasera (martedì 12 aprile), in attesa dell’importante incontro di domani (13 aprile) a Roma, al ministero dello Sviluppo economico. L’appuntamento è alle ore 20 in via Cordova. “Un’iniziativa dal forte valore simbolico e che rappresenta lo stato d’animo dei lavoratori in questa delicata fase della trattativa” scrive la Cgil palermitana. Domani, invece, ci sarà lo sciopero indetto dai sindacati per tutte le sedi del gruppo, previsto anche, sempre a Palermo, un presidio in Prefettura a partire dalle ore 11.

In vista dell'incontro di domani, anche tantissimi commercianti palermitani stanno manifestando vicinanza ai lavoratori esponendo un cartello di solidarietà nei loro negozi. I primi a esporre da questa mattina l'avviso “Questo esercizio commerciale è solidale con i lavoratori Almaviva. #siamotuttiAlmaviva” sono stati i negozi e i bar che si trovano accanto ai due centri Almaviva di via Marcellini e di via Cordova. “Ci raccoglieremo attorno alla sede di Almaviva di via Cordova dove i lavoratori si terranno per mano e faranno una veglia con le candele, a simboleggiare che vegliare significa vigilare affinché non ci siano licenziamenti e perché il tessuto sociale non venga ulteriormente impoverito" dichiara Rosalba Vella, Rsu Slc Cgil Almaviva: "Anche i commercianti stanno aderendo alle iniziative di solidarietà: sanno di essere loro i primi a subire ripercussioni se saranno confermati i licenziamenti. Nei locali vicini alle due sedi palermitane di Almaviva ruota un bacino di 5 mila fruitori, tra i lavoratori e le loro famiglie”.

Il colosso dei call center ha annunciato circa 3 mila esuberi in tutta Italia, di cui la maggior parte (1.670) nel capoluogo siciliano. “Stasera lanceremo un messaggio chiaro: Almaviva è una realtà produttiva importante per Palermo e la protesta dei lavoratori non si fermerà fino a quando non saranno scongiurati tutti i licenziamenti” spiega all’AdnKronos il segretario della Slc Cgil provinciale Maurizio Rosso. L’esponente sindacale sottolinea anche la necessità di “costruire regole certe per un settore che può avere uno sviluppo industriale straordinario. Chiediamo con forza, però, anche investimenti concreti sulla formazione del personale e sulla tecnologia per essere competitivi sul mercato, altrimenti il settore rischia lo stallo”.

Richieste cui il governo sta cercando di rispondere. “Il nostro obiettivo è arrivare, nel più breve tempo possibile, a una soluzione che possa innanzitutto salvaguardare i posti di lavoro” dice il viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, che sta seguendo la vertenza. “Abbiamo messo, e metteremo in campo, tutti gli strumenti affinché tale soluzione sia individuata” aggiunge: “l’estensione dei contratti di solidarietà per tutto il 2016, la possibilità di avere ammortizzatori sociali nel settore fino a novembre 2017, l’impegno per contrastare le delocalizzazioni e la cancellazione del massimo ribasso nei bandi di gara”. Il viceministro Bellanova aggiunge che “abbiamo davanti un percorso non semplice, ma che possiamo affrontare fruttuosamente con la buona volontà di ciascuna delle parti, avendo sempre presente il rispetto della legge e a cuore il futuro di migliaia di famiglie”.