"È inammissibile" il no del governo all’emendamento proposto dalla Conferenza delle Regioni sul finanziamento dell’attività di miglioramento genetico svolta dalle associazioni provinciali allevatori. A dirlo è il segretario nazionale della Flai Cgil, Giovanni Mininni. "L’attività di selezione genetica - afferma il sindacalista- è delegata per legge al 'sistema allevatori' e non può essere cancellata con un colpo di spugna".

La competenza e la professionalità dei circa tremila dipendenti delle associazioni provinciali allevatori, aggiunge Minini, "ha permesso al nostro paese di raggiungere livelli di eccellenza, fornire un servizio qualitativamente di alto livello sia sui controlli alla stalla sia sulle attività di selezione e miglioramento genetico, garantendo la salubrità del prodotto anche per i consumatori".

La posizione del governo rischia, quindi, a suo giudizio, "di mettere a repentaglio tremila posti di lavoro altamente qualificati e la sopravvivenza dell’intero sistema. A questo punto ci si domanda chi svolgerà l’attività dei controlli funzionali e se il governo si assume la responsabilità di non effettuarli più oppure di appaltarli a società estere".