Si è svolto mercoledì 29 aprile il presidio di una delegazione di lavoratori di Alcatel Lucent davanti al Parlamento in concomitanza con lo sciopero di otto ore proclamato a livello nazionale per bloccare i licenziamenti, avere garanzie sul futuro dello stabilimento di Trieste e aprire subito un tavolo di confronto sull'acquisizione di Alcatel Lucent da parte della Nokia.

"Lo sciopero - scrive in una nota Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom-Cgil - ha avuto una buona riuscita e durante il presidio i lavoratori hanno avuto modo di incontrare deputati e senatori ai quali hanno chiesto di sostenere la loro vertenza".

La Fiom ritiene che vada immediatamente trovata una soluzione per i quaranta lavoratori che rischiano di essere licenziati a partire dall'8 maggio. "È fondamentale - prosegue Turi - che il ministero del Lavoro dia la possibilità di utilizzare lo strumento della cassa in deroga per avere più tempo a disposizione per poter ricollocare i lavoratori".

"Rispetto al futuro dello stabilimento produttivo di Trieste e alla recente acquisizione da parte della Nokia, la Fiom ritiene che il Governo debba intervenire con forza sulle due multinazionali e si debba avviare un confronto presso il ministero dello Sviluppo economico al fine di tutelare l'occupazione e dare continuità alle attività produttive svolte in Italia", conclude Turi.