La Alcatel Lucent, nell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico, ha dichiarato che intende procedere al licenziamento di 43 lavoratori per i quali non si prevede alcune possibilità di ricollocazione interna. L’incontro era stato programmato per fare il punto della situazione sul piano di ristrutturazione globale – lo Shift plan – che in Italia è stato realizzato per il 90% trovando soluzioni non traumatiche per circa 690 lavoratrici e lavoratori. L'azienda ha quindi preannunciato che aprirà una procedura di licenziamento collettivo entro questa settimana.

“La Fiom considera inaccettabile l'atteggiamento della Alcatel Lucent che, nonostante l'invito delle organizzazioni sindacali e del miSe a non procedere con i licenziamenti, anche a fronte di tutti gli sforzi fatti collettivamente per evitare soluzioni di questo tipo, decide oggi di licenziare” afferma Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom Cgil. “È stato proclamato immediatamente un primo pacchetto di quattro ore di sciopero e nei prossimi giorni verranno individuate altre iniziative di mobilitazione”.

“La Fiom ritiene che su questa vertenza debba intervenire direttamente anche il presidente del Consiglio, continua la sindacalista, che, solo un paio di mesi fa, aveva reso omaggio alla Alcatel Lucent visitando la multinazionale nel nuovo stabilimento all'Energy Park di Vimercate, dove si era parlato di rilancio dell'azienda e di nuovi investimenti. In Italia Alcatel Lucent continua invece solo a fare tagli e a ridurre il personale”.