Si è svolto venerdì 24 aprile il previsto incontro al ministero del Lavoro sulla procedura di licenziamento collettivo che coinvolge 43 lavoratrici e lavoratori di Alcatel Lucent. "Durante l'incontro - spiega Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom-Cgil - l'azienda ha ribadito le motivazioni che l'hanno portata ad avviare questa procedura al fine di chiudere definitivamente Shift plan (il piano di ristrutturazione)". 

La Fiom da parte sua ha ribadito la propria contrarietà ai licenziamenti e la disponibilità a discutere di strumenti alternativi. "Se l'azienda fosse disponibile a prorogare la cassa integrazione, lavorando sulla ricollocazione interna dei lavoratori e aumentando l'incentivazione all'esodo, si potrebbe arrivare ad azzerare in pochi mesi il numero degli esuberi", aggiunge Turi.

L'incontro è finito ancora una volta con un nulla di fatto e le parti si sono riaggiornate al 7 di maggio, che sarà l'ultimo giorno utile per raggiungere un'eventuale ipotesi di accordo. A fronte dell'esito negativo dell'incontro, a sostegno della vertenza contro i licenziamenti, il coordinamento sindacale Alcatel Lucent ha proclamato 8 ore di sciopero da effettuare mercoledì 29 aprile. Nella stessa giornata una delegazione di lavoratori sarà in presidio a piazza Montecitorio a partire dalle 12, dove chiederà ai parlamentari di sostenere la vertenza per impedire i licenziamenti e assicurare un futuro a tutti i lavoratori di Alcatel Lucent.