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La proprietà non si presenta, la mobilitazione dei lavoratori continua. Questo, in sintesi, l'esito dell'incontro di oggi (15 gennaio) sulla vertenza Agrex. “La proprietà dell’Agrex srl, dopo non aver rispettato l’impegno preso, non aver effettuato il pagamento della mensilità di novembre promesso lunedì e non essersi nemmeno presentata in Regione oggi, ha con le tali modalità di comportamento rafforzato la determinazione dei lavoratori ad andare avanti, convinti delle proprie ragioni”. Così la Fiom di Padova, in una nota: “I lavoratori e le lavoratrici della Agrex srl oggi hanno ufficializzato la loro intenzione di unirsi in cooperativa per far ripartire l’azienda e per rassicurare anche fornitori e clienti che il lavoro riprenderà”. I tecnici dell’unità di crisi della direzione Lavoro della Regione Veneto hanno manifestato vicinanza e disponibilità nei confronti dei lavoratori per costruire le condizioni per una prospettiva occupazionale e lavorativa.
Nel frattempo la società affittuaria della Agrex, la Moperi, è fallita e quindi sono saltati i rapporti di affitto e pagamento e sarà necessario confrontarsi con un curatore fallimentare per quanto riguarda il futuro. “In questo modo – prosegue il sindacato – si apre per i lavoratori e le lavoratrici una nuova possibilità per poter aver diritto alla cassa integrazione straordinaria. In ogni caso continueranno le azioni legali nei confronti della Agrex srl e della Moperi per quanto riguarda i pagamenti insoluti nei confronti dei dipendenti”.
Il segretario generale della Fiom di Padova Loris Scarpa ha dichiarato: “Assodato il comportamento inaffidabile della proprietà continueremo a muoverci legalmente per vedere corrisposti gli stipendi di novembre, di dicembre e la tredicesima a questi lavoratori”. Il sindacalista continua: “Con la dichiarazione di fallimento della società che ha affittato alla Agrex ora si può pensare di procedere in modo tale da ripristinare il lavoro dell’azienda. I lavoratori, raccolta la disponibilità dei tecnici della Regione, hanno intenzione di non fermarsi e andare avanti per rendere nuovamente operativo e agibile il loro luogo di lavoro”.