“Un primo incontro soddisfacente”. Lo affermano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl Autoferrotranvieri e Ferrovieri, Fast-Confsal e Orsa Trasporti in merito alla riunione, presso il ministero dell’Interno, sulle aggressioni a ferrovieri e autoferrotranvieri.

“Nell’incontro, da noi richiesto, - spiegano le organizzazioni sindacali - abbiamo avanzato numerose proposte come il 'daspo trasporti' per chi aggredisce fisicamente lavoratori e passeggeri, un aggiornamento del regolamento di polizia ferroviaria, in modo da rendere l’intervento più efficace, il riconoscimento del ruolo di pubblico ufficiale per tutti i ferrovieri e gli autoferrotranvieri a contatto con la clientela e l’istituzione di un numero unico, tipo il 112, per segnalare in tempo reale gli episodi di violenza nei settori della mobilità”.

“La risposta del Viminale è stata positiva - riferiscono inoltre Filt, Fit, Uiltrasporti, Faisa, Ugl AF, Fast e Orsa - fermo restando un necessario intervento legislativo di competenza del ministero dei Trasporti. Lo stesso ministero dell’Interno già monitora attentamente il fenomeno delle aggressioni e ha presentato i dati per le ferrovie, impegnandosi a fornire anche quelli relativi al Tpl. Inoltre il Viminale ha spiegato che intende fare di più, di concerto con Mit, sindacati, associazioni datoriali e aziende, per creare una cultura del rispetto delle regole nella mobilità e aumentare la percezione di sicurezza”.

“L’incontro sulla sicurezza - informano le sigle sindacali dei trasporti - continuerà a breve con altri appuntamenti, nel corso dei quali sarà valutata, oltre alla possibilità di interventi operativi, anche l’opportunità di istituire un osservatorio sul problema della sicurezza della mobilità. Nel momento in cui saranno presenti all’appuntamento anche le associazioni datoriali e le aziende - sostengono infine Filt, Fit, Uiltrasporti, Faisa, Ugl AF, Fast - saranno presentate le proposte per porre in essere tutti gli accorgimenti di carattere organizzativo e tecnico, quali ad esempio la protezione del posto guida e un maggior presidio di stazioni e treni, per migliorare ulteriormente l'incolumità fisica di tutti i lavoratori”.