Venerdì 24 sarà sciopero generale. Dopo l'annuncio dell'ulteriore slittamento dell’incontro al Mise fissato per il 15 marzo, i sindacati non hanno esitato a confermare la data e le proporzioni della prossima mobilitazione. 

Il nuovo incontro al Mise è fissato al 27 marzo. Said Benikene, ceo di Cevital, ha chiesto più tempo per presentarsi dal ministro Carlo Calenda con le linee guida lungo le quali punta a sviluppare il piano industriale vero e proprio e il relativo piano finanziario. Un ulteriore slittamento che ha avvolto ancora di più in un'aura surreale l'intera faccenda, ormai sospesa da mesi. 

I sindacati, impegnati anche in una serie d’incontri con i consigli comunali delle cittadine del territorio della Val di Cornia, stanno organizzando lo sciopero dei metalmeccanici dell’intera provincia di Livorno previsto per venerdì 24 marzo. La preoccupazione, però, cresce. “Lo stabilimento è fermo – sostengono Fim, Fiom e Uilm – non sono partiti né gli investimenti promessi né le opere di smantellamento e bonifiche che avrebbero dovuto garantire l’occupazione. Non possiamo più permetterci altri ritardi, altrimenti in un mercato globale non riusciremo più a recuperare clienti e rischieremo di veder scomparire l’unico stabilimento italiano che produce rotaie”.

Per i sindacati è Cevital che deve garantire il ritorno alla produzione di acciaio, ma se non fosse più ritenuto un soggetto credibile dovrebbe essere il governo a garantire il futuro dello stabilimento, partendo dal rispetto dell’accordo di programma e dalla ricerca di alternative. Cominciando eventualmente a fare chiarezza sulle reali possibilità di un Piano B che coinvolga un altro partner e l'Ilva di Taranto.

Alla manifestazione prevista per venerdì prossimo ci saranno probabilmente i tre segretari nazionali di Fim, Fiom e Uil, anche se al momento è confermata solo la presenza di Maurizio Landini. “Il Governo si decida di fare finalmente la sua parte senza più tergiversare – concludono i sindacati –. Se Cevital è ancora un interlocutore credibile, si garantisca la continuità produttiva, si parta con gli investimenti e gli smantellamenti, si garantisca il mantenimento dei contratti di solidarietà per i lavoratori almeno fino a luglio del 2019 prorogando la legge Marzano”. 

All’incontro del 27 a Roma parteciperà il Ceo di Cevital Said Benikene, visto il calendario degli impegni in Algeria di Issad Rebrab. Tecnici e consulenti di Aferpi hanno lavorato intensamente in queste settimane, secondo voci interne all’azienda, all’affinamento di un piano industriale, le cui linee potrebbero essere presentate nell’incontro del 27 marzo al ministero. Successivamente quanto emersodall'incontro sarà comunicato ufficialmente ai sindacati entro il 31 marzo. Tuttavia Benikene ha già chiesto tempo fino a giugno per passare a un progetto esecutivo, corredato da un piano di finanziamenti e dall’eventuale scelta di possibili partner industriali. L'idea che Cevital voglia svincolarsi dagli impegni presi al momento dell'acquisto, soprattutto riguardanti il mantenimento dell'occupazione, si fa sempre più forte. Solo l'azienda potrà fugare ogni dubbio.