Sciopero di 24 ore alle acciaierie di Piombino il prossimo 4 agosto, giorno dell’incontro a Roma tra Aferpi, sindacati e istituzioni. “Siamo davanti ad un bivio, e riteniamo importante per il futuro di tutta Piombino dare un segnale forte sia all’imprenditore sia a tutte le istituzioni garanti degli accordi”. Così le segreterie di Fiom, Fim e Uil e la Rsu Aferpi, Lucchini, Lucchini Servizi e Piombino Logistics.

Continuità produttiva, garanzie occupazionali e tutele sociali: questi i principali obiettivi dei sindacati che il prossimo giovedì saranno a Roma. “Chiediamo che sia garantita la continuità produttiva dello stabilimento, senza la quale non si potrebbe più parlare di progetto industriale futuro. Avere la certezza sull’attività produttiva è essenziale per conseguire il passaggio di tutti i lavoratori sotto la società Aferpi il prossimo novembre, avendo il contratto di solidarietà quale unico ammortizzatore sociale che, per legge, richiede almeno il 40% dell’attività lavorativa. Riteniamo che il governo debba farsi garante del progetto su cui continuiamo a credere, sia per la realizzazione degli impianti produttivi sia per la tutela sociale di tutti i lavoratori, in attesa che questi siano avviati”.

Le tre sigle chiedono inoltre che, così come accaduto per altri gruppi industriali italiani, ci sia il coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti nella compagine societaria di Aferpi. Per quanto riguarda le eventuali rimodulazioni del piano industriale originale, sia sulla parte relativa all’impiantistica che sulle tempistiche, “riteniamo indispensabile – prosegue la nota – che i soggetti istituzionali e governativi a cui sono state presentate le variazioni si pronuncino in via ufficiale con un giudizio a riguardo. Se la politica, governo in testa, volesse far passare la vicenda Piombino come già risolta, quasi da archiviare , il messaggio univoco del sindacato è chiaro: la questione è ancora tutta aperta.

“C’è bisogno di vedere interventi concreti e tangibili per dare certezze e un futuro ai lavoratori”, conclude la nota: “Per questi motivi il giorno dell’incontro a Roma, il prossimo 4 agosto, è stato proclamato uno sciopero di 24 ore su tutti i turni. Organizzeremo dei pullman da Piombino e terremo un presidio sotto la sede del Mise. È importante che tutti i lavoratori diano il proprio contributo con la propria presenza per dare impeto e rilevanza a un incontro che non può essere solo interlocutorio. Esserci farà la differenza. Facciamo la nostra parte”.