Per una vera riforma delle Camere di commercio, che difenda lavoro e servizi, e per cambiare un decreto sbagliato, che rischia di smantellare il sistema camerale, oggi (giovedì 29 settembre) è in programma la manifestazione nazionale "Competenze che fanno crescere. Rilanciamo le Camere di commercio", promossa da Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fp a Roma in piazza di Pietra a partire dalle ore 13.

Già oggi il sistema grava in minima parte (0,2%) sulla spesa pubblica nazionale e opera con alti livelli di efficienza, frutto di un confronto costante con le imprese che chiedono servizi innovativi con tempi e modalità propri del mondo privato. “Il decreto sulle Camere di commercio va dunque cambiato – affermano le organizzazioni sindacali –. È in gioco la difesa degli oltre 10 mila posti di lavoro, delle Camere di commercio, delle Unioni regionali e delle Aziende speciali, messi a rischio da un provvedimento che va ben oltre la delega conferita al governo dalla legge e che, all’opposto, prevedeva la salvaguardia occupazionale”. 

A fianco di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fp le sigle sindacali del terziario, che ribadiscono la loro contrarietà “agli esiti disastrosi di un provvedimento sbagliato" e per chiedere "una riforma vera delle Camere di commercio che tuteli i lavoratori e rilanci lo sviluppo locale”. “Se  i  contenuti  dello  schema  di  decreto  legislativo  recante  il  riordino  delle  funzioni  e  del finanziamento delle licenziato dall’esecutivo fosse approvato dal Parlamento senza radicali migliorie – affermano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs in una nota congiunta – verrebbe messa in liquidazione una delle poche esperienze consolidate a servizio dello sviluppo e di sostegno all’economia reale dei territori che il nostro Paese ha”.

In particolare, per le migliaia di lavoratori dipendenti dalle Unioni camerali regionali, dalle Aziende speciali e da quelle di sistema si aprirebbe una fase incerta e connotata dalla assenza del benché minimo strumento di integrazione al reddito. "La riforma del sistema camerale va approfondita e condivisa con le organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori dipendenti, al fine di  valorizzazione le tante e preziose  professionalità oggi esistenti nell’articolata filiera rappresentata dalle Camere di commercio".

“Tale fattore”, proseguono Cgil, Cisl e Uil di categoria, "riteniamo debba essere il perno di un organico e strategico piano di rilancio e razionalizzazione delle articolazioni funzionali utile al perseguimento degli scopi delle Camere di commercio italiane.Nessuna riforma può avere futuro se è concepita e realizzata senza tenere conto del valore delle risorse umane e delle loro professionalità".

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