"Il 25 ottobre la Cgil porta in piazza donne e uomini per il lavoro, la dignità e l’uguaglianza. Per unire il mondo del lavoro e il paese. Le lavoratrici e i lavoratori delle funzioni e dei servizi pubblici, a Roma, saranno numerosi anche dalla Lombardia. Apriranno i nostri cortei con le loro divise medici e infermieri, vigili del fuoco e agenti delle polizie locali, operatori dei servizi di assistenza". Così Florindo Oliverio, segretario generale della Fp Lombardia.
 
"I lavoratori pubblici e privati, persone che si curano di altre persone, saranno in piazza San Giovanni non solo per difendere i diritti dello Statuto dei lavoratori, a partire dall’articolo 18, ma anche per chiedere che quegli stessi diritti del lavoro vengano estesi a tutte e tutti. Perché l’uguaglianza e la dignità non si perseguono togliendo i diritti a chi già li ha. Perché nel nostro paese, da troppo tempo, nel privato e nel pubblico, la competizione è sul costo del lavoro e sulla negazione dei diritti di chi lavora. È questa competizione che impedisce crescita e sviluppo", prosegue il dirigente sindacale.
 
"Troppo spesso si parla dei lavoratori dei servizi pubblici come di super garantiti e tutelati e invece sempre più spesso proprio loro sono usati come capro espiatorio per togliere i diritti a tutte e tutti. È stato così con il demansionamento, introdotto con il DL 90 dal ministro Madia per i lavoratori pubblici e ora presente nel Jobs Act per tutti i lavoratori privati. Sarà così se si approverà il decreto di riforma della PA che, con il Testo Unico dei lavoratori della Repubblica, una legge, cancellerà con un colpo di spugna il contratto nazionale di lavoro", continua Oliverio.
 
"Le donne e gli uomini che ogni giorno lavorano per garantire i diritti di tutte e tutti, le lavoratrici e i lavoratori, pubblici e privati, dei servizi di pubblica utilità, saranno a Roma sabato prossimo perché una nuova stagione di diritti nel lavoro e del lavoro si affermi. Una stagione che proseguirà dopo il 25 ottobre con la manifestazione unitaria delle categorie della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil l’8 novembre", conclude il leader della Fp lombarda.